Contenuto dettagliato dello studio di mercato

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Riepilogo ed estratti

1 Sintesi del mercato

1.1 Definizione e presentazione

Il cosiddetto cioccolato "biologico" è un cioccolato etichettato "AB" secondo la normativa europea, cioè almeno il 95% degli ingredienti utilizzati proviene da agricoltura biologica, senza additivi chimici, e le fave di di cacao non sono statd trattate con pesticidi o OGM.

Il mercato del cioccolato biologico può essere suddiviso in categorie di prodotti differenti:

  • Tavolette di cioccolato
  • Cioccolatini e praline
  • Creme di cioccolato
  • Cacao in polvere
  • Semilavorati
  • Altri prodotti al cacao

Si prevede che il mercato globale del cioccolato continuerà a crescere ad un tasso del 4.5% tra il 2019 e il 2024. Il mercato principale del cioccolato è l'Europa, che rappresenta il 43.7% del mercato globale, seguita dalle Americhe con il 35.5%. La regione dell'Asia-Pacifico rappresenta il 14.5% del mercato globale, ma si prevede che continui a crescere fino a raggiungere approssimativamente il 20% alla fine del periodo di previsione. In particolare, anche il mercato del cioccolato biologico continuerà a crescere fino al 2024, ma ad un tasso del 2.5%. 

L’Italia è un mercato chiave per l'industria del cioccolato, sia il consumo interno che le esportazioni raggiungono valori considerevoli, nonostante il declino in termini di volume. Infatti, si sta assistendo negli ultimi anni ad un aumento del prezzo medio del cioccolato, tendenza che mantiene promettenti le proiezioni dell’industria.

Negli ultimi anni, si è assistito allo sviluppo di nuovi trend nella domanda, tra i quali l'aumento del consumo di cioccolato biologico, vegano e/o con ingredienti naturali. Grazie all'aumentare delle abitudini salutiste degli italiani e alla maggiore consapevolezza per quanto riguarda l'origine e i processi di produzione dei prodotti, la domanda per questo segmento è aumentata. Il biologico è infatti la prima scelta per il 45% delle famiglie italiane. il 51% degli intervistati sceglie il bio “perché è sano, perché fa bene”, mentre il 47% perché "offre maggiori garanzie in termini sia di sicurezza che di qualità" e infine il 26%  predilige i prodotti biologici per motivazioni ambientali perché non inquinano.

In questo contesto, il segmento del biologico ha un potenziale di crescita significativo, dettato da abitudini di consumo più sostenibili e una premiumization dell’offerta. Il mercato italiano del cioccolato biologico è frammentato, con una grande varietà di attori: gruppi multinazionali, PMI e artigiani. In un contesto progressivamente più competitivo, il segmento del cioccolato organico dovrà essere in grado di soddisfare le abitudini d’acquisto e preferenze in mutamento degli italiani.

1.2 Mercato globale in crescita

La produzione di semi di cacao è molto impegnativa, poiché richiede un clima caldo tutto l'anno, oltre a un'elevata umidità e forti piogge (***). Queste condizioni sono soddisfatte per lo più dalle foreste tropicali. Questo spiega perché la produzione di cacao viene effettuata in pochi paesi diversi. La Costa d'Avorio e il Ghana da soli rappresentano il **% della produzione mondiale di cacao. [***] 

Ripartizione della produzione globale di cioccolato Mondo, ****, in %

Le fave di cacao sono generalmente esportate nei paesi industrializzati che sono i principali consumatori (***). Tuttavia, la lavorazione del cacao avviene sempre più spesso nei paesi produttori. In Costa d'Avorio, lo stabilimento di Micao del gruppo Cargill dovrebbe avere una capacità di lavorazione di *** *** tonnellate entro il ****. [***]

Si prevede che il mercato globale del cioccolato raggiungerà i ***,** miliardi di dollari entro il ****, con una crescita del *,*% nel periodo di previsione (***).

Il mercato principale del cioccolato è l'Europa, che rappresenta il **.*% del mercato globale, seguita dalle Americhe con il **.*%. La regione dell'Asia-Pacifico rappresenta il **.*% del mercato globale, ma si prevede che continui a crescere fino a raggiungere approssimativamente il **% alla fine del periodo di previsione.

Distribuzione del mercato globale di cioccolato per regione geografica Mondo, ****, in %

Il mercato asiatico dovrebbe avere un'elevata crescita del CAGR ...

1.3 Mercato italiano del cioccolato biologico: ancora una piccola percentuale del mercato totale

Il settore del cioccolato costituisce una parte del settore dolciario il quale, a sua volta, appartiene al macrosettore dell’industria alimentare. In Italia, Il mercato è registrato con il codice Ateco **.**, che però registra non solo la produzione di cioccolato, ma anche di cacao e confetterie. 

Oggi l’industria del dolce, secondo i dati forniti dall’AIDI (***) e da Federalimentare, supera in valore gli ** miliardi di euro. A quest'industria appartengono *** stabilimenti, con ** mila addetti.

Il mercato italiano del cioccolato vale complessivamente circa * miliardi di euro. Tavolette e praline costituiscono i due segmenti di riferimento, coprendo insieme quasi il **% dell’intera categoria ma con un significativo switch tra le relative quote di mercato, secondo gli ultimi dati Iri. Mentre le tavolette infatti perdono terreno (***). [***]

In Italia i consumi di prodotti dell’agroalimentare biologico sono cresciuti nel **** del +*,*% superando i *,* miliardi di euro. L’incidenza complessiva delle vendite di biologico sulla spesa per l’agroalimentare italiano è del *%. Applicando questa percentuale al mercato del cioccolato, otteniamo una dimensione di mercato di ** milioni di euro nel ****. (***) [***]

2 Analisi della domanda

2.1 Le motivazioni e le preferenze di consumo degli italiani

Ogni abitante italiano mangia in media * kg di cioccolato all’anno. È questo il consumo annuale pro-capite di cioccolato in Italia: si tratta di circa ** grammi al giorno. Nonostante questo numero sembri elevato, il consumo italiano di cioccolato è di gran lunga inferiore a quello di altri paesi, come la Svizzera e la Germania, che ne consumano rispettivamente **kg e **.*kg all'anno. 

Consumo pro capite di cioccolato Europa, ****, in chilogrammi Fonte: CAOBISCO Statistical Bulletin

Tra le motivazioni che spingono al consumo di cioccolato, la prima motivazione psicologica è l’associazione di quest’ultimo con una situazione di festa, di incontro, di ricorrenza, quindi di tipo familiare/emozionale. Il cioccolato evoca momenti celebrativi e quindi ha di per sé già una valenza positiva perché assume una significanza ludica. All’idea di cioccolato si associa anche il concetto di dolce, tanto che secondo l’Associazione Internazionale per la ricerca nelle scienze del piacere (***) l’** % degli Italiani pensa che il cioccolato sia il dolce più buono in assoluto.

Principali motivazioni d'acquisto del cioccolato Italia, ****, in %

Tra la tipologia di cioccolato preferito dagli italiani, il cioccolato fondente fa da padrone, con il **% delle preferenze. Seguono poi il cioccolato al latte, quello alle nocciole ed infine il cioccolato bianco. ...

2.2 Trend della domanda: cioccolato biologico, naturale e vegano e mix di sapori

Negli ultimi anni, si è assistito allo sviluppo di nuovi trend nella domanda, che sono riassunti qui di seguito: 

Cioccolato biologico, vegano e/o con ingredienti naturali: Grazie all'aumentare delle abitudini salutiste degli italiani e alla maggiore consapevolezza per quanto riguarda l'origine e i processi di produzione dei prodotti, la domanda per il cioccolato biologico e/o con ingredienti naturali è aumentata. Il biologico è per il **% delle famiglie italiane la prima scelta. il **% degli intervistati sceglie il bio “perché è sano, perché fa bene”, mentre il **% perché offre maggiori garanzie in termini sia di sicurezza che di qualità e infine il **%  predilige i prodotti biologici per motivazioni ambientali perché non inquinano.

Motivazioni principali per il consumo di alimenti biologici Italia, ****, in % Fonte: Il giornale del cibo

Il primato del fondente: Probablimente sempre per l'aumento delle abitudini salutiste degli italiani, il cioccolato fondente rappresenta sempre di più l'opzione più amata tra tutti i tipi di cioccolato; Forme originali. Per differenziarsi dai concorrenti, molti operatori del mercato hanno puntato sulla forma come metodo principale per attrarre l’attenzione. Basti pensare a Ritter, che ha costruito la propria identità a partire dalla forma quadrata, oppure a Tablò di Perugina, che si caratterizza per la presenza degli “oblò”; I ...

2.3 I consumi di cioccolato per regione e periodo dell'anno

In Italia, il consumo di cioccolato è più o meno omogeneo in tutte le regioni. Tuttavia, sia il consumo delle tavolette e barrette di cioccolato che quello di praline e cioccolatini è più alto nel Nord-Ovest, con rispettivamente il **.*% e il **.*% del consumo totale.

Domanda delle tavolette e barrette di cioccolato per area geografica Italia, ****, in % Fonte: Fair Trade

L'ultima regione in termini di consumo è, invece, il Sud, con il **.*% del consumo totale di tavolette e barrette di cioccolato e il **.*% del del consumo totale di praline e cioccolatini. 

Domanda delle praline e cioccolatini per area geografica Italia, ****, in % Fonte: Fair Trade 

Inoltre, la domanda di cioccolato è altamente ciclica, in quanto si acquista pià cioccolato in prossimità delle feste. In particolare, alla domanda "Quale festività associ maggiormente al cioccolato?", il **.*% degli intervistati risponde Pasqua, seguito da San Valentino (***). [***]

Secondo i dati forniti dal CNA, Pasqua è il periodo in cui in Italia si vende più cioccolato. Nel ****, il mercato del cioccolato pasquali valeva circa *** milioni di euro, con una predilezioni per i prodotti premium e locali.[***]

2.4 L'impatto del Covid-19 sulla domanda di cioccolato

Il lockdown causato dell'emergenza sanitaria di Covid-** ha portato ad un aumento della domanda del cioccolato. La prima settimana di lockdown, dal * al ** marzo, le tavolette di cioccolato sono andate a ruba nei supermercati, con un aumento dell’ **,*%. Un trend che si è confermato valido anche dopo l’allentamento delle misure restrittive. Dal ** giugno al ** luglio l’acquisto è sceso, mantenendosi comunque ai livelli di un +**,*%.

Il consumo casalingo di cioccolato è dunque cresciuto, mentre è crollato quello professionale a causa della chiusura di bar, pasticcerie e ristoranti. [***]

L'aumento della domanda di barrette di cioccolato durante il lockdown è dovuto a due fattori principali: 

Il desiderio degli italiani di concedersi un piacere durante un periodo stressante ed incerto; La predilezione per alimenti confezionati e a lunga conservazione in un periodo in cui la frequentazione di supermercati è stata sempre più limitata.

Inoltre, l'emergenza di Covid-** non ha impattato la produzione di cioccolato, che si è mantenuta costante rispetto alla produzione degli anni precedenti. 

3 Struttura del mercato

3.1 Panoramica della struttura di mercato

È necessario descrivere sinteticamente il lungo processo di trasformazione che parte dalla pianta di cacao fino ad arrivare al consumatore finale.

Il processo produttivo inizia nelle piantagioni delle fasce tropicali in cui sono presenti le piante del cacao. All'interno del frutto della pianta del cacao troviamo le fave di cacao immerse in una polpa bianca zuccherina. Nella fava di cacao è presente una parte grassa che andrà a formare il burro di cacao e una parte solida che costituirà la materia prima base per ottenere il cioccolato vero e proprio.

Il processo di lavorazione del cacao avviene attraverso le seguenti fasi:

Raccolta: i frutti del cacao vengono staccati dalla pianta ed aperti per estrarne le fave  Fermentazione: le fave di cacao si lasciano riposare da * a * giorni, mescolandole spesso per assicurare l’omogeneità del processo. Essiccazione: le fave di cacao vengono stese ad asciugare al sole, poggiate a terra su grandi stuoie o in cassette piatte e mescolate continuamente per eliminare l’eccesso di acqua contenuta nel cacao grezzo fermentato. Una volta evaporata l’acqua, le fave presentano un colore più scuro e l’aroma è più accentuato. Messo in sacchi di juta, pesato e classificato, il raccolto così essiccato viene avviato verso i ...

3.2 Il processo produttivo parte da oltreoceano

Produzione

La materia prima, ovvero il cacao, arriva principalmente da Costa d’Avorio (***) e fa sopravvivere circa ** milioni di agricoltori con le loro famiglie. [***]

In particolare, parlando alimenti biologici, nel **** in Italia si sono importati all'incirca **.*** tonnellate di cacao, caffè, tè e spezie, che corrispondevano al **.*% delle importazioni totali di prodotti biologici.

Nel ****, in Italia si sono importate *.*** tonnellate di cacao, in diminuzione rispetto all'anno precedente nel quale le importazioni sono state *.*** tonnellate, provenienti principalmente dal Perù e l'Uganda. [***]

La produzione di cioccolato in italia è molto ciclica, con dei picchi ad Ottobre, e un forte calo della produzione ad Aprile. 

Indice della produzione del cioccolato Italia, ****-****, base ****=*** Fonte: Istat

Prezzi del cacao

Da **** al **** l’Icco ha previsto un deficit di ***mila tonnellate di cacao. Secondo alcune stime è mancato un milione di tonnellate all’appello dei consumatori, che si sono riflettute sui mercati internazionali. Da marzo a settembre **** il prezzo del cacao alla Borsa merci di New York è salito del **% toccando *.*** dollari alla tonnellata. A metà novembre, secondo l’indice Icco, superava i *.***. In circolazione ci sono almeno ** milioni di contratti futures che lo riguardano, per tutelarsi sul prezzo futuro, segno dell’interesse e dell'incertezza che popolano questo mercato.

Gli ...

3.3 Principali operatori del mercato del cioccolato biologico

In Italia, in diverse aree geografiche, la produzione del cioccolato è diventata un’attività prevalente. In queste zone si sono, infatti, organizzate manifestazioni fieristiche dove i produttori di cioccolato fanno conoscere i loro prodotti. Tra questi abbiamo La Eurochocolate a Perugia, CiocclaTò a Torino e Cioccoshow a Bologna. 

In Italia, la grande maggioranza delle aziende produttrici di cioccolato sono piccole imprese locali con meno di ** dipendenti, che rappresentano il **% della popolazione totale delle imprese. Solo l'*% delle imprese ha più di *** dipendenti. 

Aziende produttrici di cacao, cioccolato e confetterie per classe di addetti Italia, ****, in % Fonte: Istat

Tra le aziende italiane del cioccolato più famose al mondo, troviamo Ferrero, che è la più grande, con * miliardi di fatturato, il Gruppo Elah Dufour‎ e Nestlé‎ con Perugina‎. Tra gli altri operatori importanti possiamo citare Amedei, Caffarel, Novi, Pernigotti e Venchi. 

Tuttavia, questi operatori hanno fatto fatica ad emergere come leader anche nel mercato del cioccolato biologico, lasciando spazio alle piccole-medie imprese locali. 

Uno dei principali operatori italiani del mercato del cioccolato biologico è Icam, che ha chiuso il **** con un incremento del fatturato da *** a *** milioni di euro e uno spostamento sempre più deciso verso il business del settore bio, di cui è leader mondiale. Per ...

3.4 I supermercati rimangono il canale di distribuzione principale

La distribuzione delle tavolette di cioccolato e dei cioccolatini e praline avviene prevalentemente tramite i supermercati, che rappresentano il **% e il **.*%, rispettivamente. Solo una piccola percentuale viene distribuita tramite il "libero servizio piccolo", ovvero piccoli negozi indipendenti. 

Distribuzione delle tavolette e barrette di cioccolato per canale Italia, ****, in % Fonte: Fair Trade

Distribuzione delle praline e cioccolatini per canale Italia, ****, in % Fonte: Fair Trade

È importante sottolineare che la distribuzione di cioccolato biologico avviene prevalentemente nei supermercati specializzati nella distribuzione di prodotti biologici e biodinamici. Ne sono due esempio NaturaSì e Bio c'Bon. Negli ultimi anni, questi supermercati hanno raggiunto un'espansione sempre maggiore lungo tutta la Penisola. NaturaSì aveva infatti *** punti vendita nel ****, e progettava di aprirne altri ** nel ****.

4 Analisi dell'offerta

4.1 Panoramica dell'offerta: le numerose tipologie e forme di cioccolato

In Italia, i produttori possono utilizzare la dicitura “cioccolato puro” qualora venga utilizzato il solo burro di cacao nella produzione. Sempre secondo tale direttiva, le denominazioni di vendita dei prodotti a base di cioccolato utilizzabili dalle aziende sono:

Cioccolato: sostanza secca di cacao min **%, di cui non meno del **% di burro di cacao e non meno del **% di cacao secco sgrassato; Cioccolato alle nocciole gianduia: sostanza secca di cacao min. **%; min ** – max **% di nocciole sgusciate. Cioccolato al latte: sostanza secca di cacao min. **%; sostanza secca totale del altte min. **%; grassi totali (***) min. **%. Cioccolato al latte alle nocciole gianduia: sostanza secca del latte min. **%; min. ** – max **% di nocciole sgusciate. Cioccolato bianco: burro di cacao min **%; sostanza secca totale del latte min. **%.   Cioccolato (***): sostanza secca totale di cacao min. **%, di cui non meno del **% di burro di cacao. Cioccolato al latte extra fine: sostanza totale di cacao min. **%; sostanza secca totale del latte min. **%, di cui almeno il *,*% di grassi del latte. 

Inoltre, in base alla forma che prende il cioccolato e al metodo utilizzato in produzione, possiamo distinguere tra: 

Tavolette: Nei gusti fondente, al latte, bianco e gianduia, accanto ai classici formati da *** grammi, le tavolette di cioccolato vengono vendute oggi anche ...

5 Norme e regolamenti

5.1 Normativa italiana

Il ** luglio **** dopo anni di travagliati iter legislativi iniziati nel ****, il Parlamento Europeo approva finalmente la Direttiva ****/**/CE* , che armonizza la legislazione in materia di cioccolato e la estende a tutti i quindici paesi membri. L’obiettivo della Direttiva è di garantire un maggior grado di tutela per il consumatore, che deve essere pienamente consapevole di cosa acquista. La Direttiva ****/**/CE è stata recepita in Italia con il D.lgs. ***/****. La nuova Direttiva apporta numerose novità tra cui:

La possibilità negli Stati membri di aggiungere nei prodotti di cioccolato altri grassi vegetali diversi dal burro di cacao, entro un limite massimo del *% del prodotto finito. La percentuale minima di burro di cacao fissata dalla normativa deve essere comunque rispettata . I grassi vegetali devono essere equivalenti al burro di cacao e sono tassativamente quelli indicati nella Direttiva I prodotti di cioccolato che contengono grassi vegetali diversi dal burro di cacao, possono essere immessi in commercio in tutti gli Stati membri, a condizione che la loro etichettatura, rechi la menzione ben visibile e chiaramente leggibile: “contiene altri grassi oltre al burro di cacao”. La normativa richiama l’applicazione delle disposizioni generali di etichettatura contenute nella Direttiva **/***/CEE recepita in Italia con il D.lgs. ***/**** e ...

6 Posizionamento degli attori

6.1 Segmentazione

  • Icam
  • Elah Dufour Novi
  • Nestlé Italia
  • Sabadì
  • Baule Volante
  • Orsini

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