Contenuto dettagliato dello studio di mercato

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Riepilogo ed estratti

1 Panoramica del mercato

1.1 Definizione e presentazione

Il miele è una sostanza dolce e viscosa prodotta dalle api a partire dal nettare dei fiori. Il processo di produzione inizia quando le api raccolgono il nettare dai fiori e lo trasportano all'alveare. Qui, il nettare viene passato da un'ape all'altra e miscelato con enzimi che iniziano a convertirlo in zuccheri più semplici. Successivamente, il nettare viene depositato in celle esagonali di cera all'interno dell'alveare e lasciato evaporare fino a diventare miele. Infine, le api sigillano le celle con un tappo di cera per conservarlo.

La dimensione del mercato globale del miele, in termini di valore di produzione, è stata di circa 9,77 miliardi nel 2023. Si prevede che il mercato crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 4,62% nel periodo di previsione 2024-2032, raggiungendo un volume di 14,66 miliardi entro il 2032. La domanda globale è destinata a essere più alta nella regione dell'Asia-Pacifico, che continua a essere il mercato più grande e in più rapida crescita. Si prevede che la crescita sarà piuttosto robusta anche nei prossimi anni. La Cina e l'India, i due maggiori attori globali nella regione, continuano a mostrare grande promessa nella produzione e commercializzazione.

Il valore del mercato europeo del miele è previsto in costante crescita dal 2023 al 2028. Partendo da 3,36 miliardi di dollari nel 2023, si stima un aumento del 26,2% per raggiungere 4,24 miliardi di dollari nel 2028, ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 4,76%. Il mercato del miele in Europa per applicazione è segmentato in nutrizione, medicina e skincare & beauty. Nel 2022, il segmento della nutrizione ha dominato la quota di mercato, rappresentando oltre il 72%.

Negli ultimi anni, il valore del mercato italiano del miele ha mostrato significative oscillazioni, mostrando però un aumento del 37,9%. Così come la produzione, cresciuta del 57,3%, nonostante le fluttuazioni annuali significative. Il nostro Paese detiene il record mondiale per varietà di miele: oltre 60 diverse tipologie ed è il 4° paese dell’Unione Europea per numero di alveari (oltre 1.470.000), dopo la Spagna (2,9 milioni), Romania (1,8 milioni) e la Polonia (1,6 milioni).

 

1.2 Il Mercato Globale

La dimensione del mercato globale del miele, in termini di valore di produzione, è stata di circa *,** miliardi nel ****. Si prevede che il mercato crescerà a un tasso di crescita annuale composto (***) del *,**% nel periodo di previsione ****-****, raggiungendo un volume di **,** miliardi entro il ****. Il miele è commercializzato come dolcificante naturale, utilizzato in ambito domestico come spalmabile sul pane, o come dolcificante per tè, in cucina o in pasticceria. È anche impiegato commercialmente come dolcificante nella preparazione di dessert. Inoltre è un ingrediente principale nella produzione dell'idromele, una bevanda alcolica. E' ampiamente utilizzato come potenziatore dell'immunità e il suo consumo e vendita hanno visto un netto incremento nel periodo storico. La crescente consapevolezza generale dei benefici per la salute e delle proprietà medicinali del miele è destinata a continuare come uno dei principali fattori di crescita del mercato. Le sue proprietà terapeutiche sono note all'umanità da tempi immemorabili.

Valore mercato globale del miele Mondo, ****-****, in miliardi di US$ ExpertMarketResearch

La domanda globale è destinata a essere più alta nella regione dell'Asia-Pacifico, che continua a essere il mercato più grande e in più rapida crescita. Si prevede che la crescita sarà piuttosto robusta anche nei prossimi anni. La Cina e l'India, i due maggiori attori globali ...

1.3 Il mercato europeo

Il valore del mercato europeo del miele è previsto in costante crescita dal **** al ****. Partendo da *,** miliardi di dollari nel ****, si stima un aumento del **,*% per raggiungere *,** miliardi di dollari nel ****, ad un tasso di crescita annuale composto (***) del *,**%. Il mercato del miele in Europa per applicazione è segmentato in nutrizione, medicina e skincare & beauty. Nel ****, il segmento della nutrizione ha dominato la quota di mercato, rappresentando oltre il **%. Si è registrato un aumento della consapevolezza verso abitudini alimentari sane e la salute in generale; le persone preferiscono sempre più alimenti arricchiti con elementi nutrizionali extra. Consumando miele, possono ottenere tutti questi benefici. Il contenuto nutrizionale del miele aiuta a migliorare il sistema digestivo e a soddisfare le esigenze funzionali e metaboliche del corpo. Poiché il miele offre molti benefici per la salute e aumenta la consapevolezza tra gli europei, il suo consumo per varie applicazioni è in crescita. L'aumento del numero di malattie incrementa il consumo di prodotti basati sul valore nutrizionale in Europa.

Valore mercato Europeo del miele Europa, ****-****, in miliardi di US$ Aritzon

Dal **** al ****, la produzione europea di miele ha mostrato una tendenza altalenante. Nel ****, la produzione è stata di ***,* mila tonnellate, seguita da una diminuzione significativa a *** mila tonnellate nel ...

1.4 Il mercato Italiano

Le previsioni per il mercato italiano del miele dal **** al **** indicano una crescita costante. Il valore del mercato è previsto aumentare da ***,** milioni di euro nel **** a ***,** milioni di euro nel ****, con un incremento complessivo del **,*% nel periodo considerato, ad un CAGR del *,**% come quello europeo.

Previsione mercato Italiano del miele Italia, ****-****, in milioni di € Elaborazione Businesscoot

Dal **** al ****, il valore del mercato italiano del miele ha mostrato significative oscillazioni. Nel ****, il valore era di ***,* milioni di euro, salendo a ***,* milioni nel ****. Nel ****, si è verificato un calo marcato a ***,* milioni di euro, seguito da una forte ripresa nel ****, raggiungendo il picco di ***,* milioni di euro. Nel ****, il valore si è leggermente ridotto a ***,* milioni di euro. Complessivamente, dal **** al ****, il valore del mercato è aumentato del **,*%. La stima è stata fatta moltiplicando il consumo apparente annuale (***) del miele.

Valore mercato Italiano del miele Italia, ****-****, in milioni di € ISMEA, Elaborazione Businesscoot

Dal **** al ****, la produzione italiana di miele ha mostrato notevoli variazioni. Nel ****, la produzione era di ** mila tonnellate, aumentando leggermente a **,* mila tonnellate nel ****. Nel ****, c'è stato un significativo incremento a ** mila tonnellate, seguito da un calo a ** mila tonnellate nel ****. La produzione è poi risalita a **.*** tonnellate nel ****, per poi scendere nuovamente a ...

1.5 Importazioni ed Esportazioni

Dal **** al ****, le esportazioni italiane di miele, con il codice HS ****** hanno mostrato un andamento variabile, passando da **,* milioni di dollari nel **** a un picco di **,* milioni nel ****, per poi scendere a **,* milioni nel ****. Le importazioni, invece, sono aumentate in modo consistente, partendo da **,* milioni di dollari nel **** e raggiungendo un massimo di ***,* milioni nel ****, prima di calare leggermente a **,* milioni nel ****. Il tasso di copertura, che misura il rapporto tra esportazioni e importazioni, è rimasto sotto * in tutto il periodo, indicando che le importazioni hanno sempre superato le esportazioni. Questo tasso è diminuito da *,** nel **** a *,** nel ****, segnalando una crescente dipendenza dalle importazioni, per poi risalire leggermente a *,** nel ****. Questi dati evidenziano una persistente disparità tra esportazioni e importazioni di miele in Italia, con una tendenza complessiva verso una maggiore importazione rispetto all'esportazione.

Esportazioni, importazioni e tasso di copertura del miele Italia, ****-****, in milioni di US$ UNComtrade

Nel ****, la Germania è stata la principale destinazione delle esportazioni di miele italiano, assorbendo il **,**% del totale. L'Irlanda e la Francia hanno condiviso la seconda posizione, ciascuna con il **,**%. Il Regno Unito ha rappresentato l'**,**% delle esportazioni, mentre gli Stati Uniti hanno contribuito per il *,**%. L'Olanda e la Svizzera hanno ricevuto rispettivamente il *,**% e il ...

2 Analisi della domanda

2.1 Panoramica della domanda

Dal **** al ****, il consumo apparente di miele, il quale è espresso da (***), in Italia ha mostrato una tendenza altalenante. Nel ****, il consumo era di **.*** tonnellate, aumentando a **.*** tonnellate nel ****. Nel ****, c'è stato un calo significativo a **.*** tonnellate. Tuttavia, nel ****, il consumo è salito notevolmente a **.*** tonnellate, il valore più alto del periodo. Nel ****, il consumo è leggermente diminuito a **.*** tonnellate. Complessivamente, dal **** al ****, il consumo apparente di miele in Italia è aumentato del **,*%, con un picco nel ****, suggerendo una variabilità nella domanda interna di miele.

Consumo apparente di miele Italia, ****-****, in migliaia di tonnellate ISMEA

table { width: ***%; border-collapse: collapse; } th, td { border: *px solid #ddd; padding: *px; } th { background-color: #f*a***; color: white; } td:nth-child(***) { background-color: #f*d*b*; } td:nth-child(***) { background-color: #fcebd*; }

Dal **** al ****, il consumo pro capite di miele in Italia ha mostrato un andamento irregolare. Nel ****, il consumo era di *** grammi, aumentando a *** grammi nel ****. Nel ****, si è verificata una significativa riduzione a *** grammi, seguita da un forte incremento nel ****, quando il consumo ha raggiunto *** grammi, il valore più alto del periodo. Nel ****, è leggermente diminuito a *** grammi. Complessivamente, dal **** al ****, il consumo pro capite è aumentato del **,*%, con fluttuazioni che suggeriscono una variabilità nella domanda di miele tra gli italiani.

Consumo pro capite ...

2.2 Distribuzione geografica della domanda

Nel ****, la produzione di miele in Italia ha mostrato una notevole variazione geografica. Il Piemonte è stato il principale produttore con *.*** tonnellate, seguito dalla Lombardia con *.*** e dalla Toscana con *.***. La Calabria e la Sicilia hanno prodotto rispettivamente *.*** e *.*** tonnellate. L'Emilia-Romagna e la Campania hanno registrato *.*** e *.*** tonnellate, mentre la Sardegna e il Lazio ne hanno prodotto *** e ***. Veneto e Marche hanno contribuito rispettivamente con *** e *** tonnellate, seguite da Puglia, Abruzzo e Umbria con ***, *** e *** tonnellate. La Basilicata e il Friuli-Venezia Giulia hanno prodotto *** e *** tonnellate, mentre il Molise ha registrato *** tonnellate e il Trentino-Alto Adige/Südtirol *** tonnellate. La Liguria e la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste non hanno registrato produzione di miele. Questi dati evidenziano una concentrazione significativa della produzione nelle regioni settentrionali, con il Piemonte in testa, e una distribuzione più limitata nelle regioni meridionali e insulari.

table { width: **%; margin: **px auto; border-collapse: collapse; } th, td { border: *px solid #***; padding: *px; text-align: center; } th { background-color: #f*f*f*; } caption { margin-bottom: **px; font-weight: bold; font-size: *.*em; }

2.3 Driver della domanda

Nel ****, le quote delle vendite di miele in Italia sono distribuite principalmente attraverso i supermercati, che rappresentano il **% del volume totale. I discount seguono con il **%, mentre gli ipermercati contribuiscono per il **%. I negozi di liberi servizi detengono la quota minore, pari all'*%. Quote delle vendite di miele in volume per canale di vendita Italia, ****, in % ISMEA 

Nel ****, la distribuzione delle vendite di miele in Italia mostra una predominanza del Nord-Ovest con il **% del volume totale. Il Centro e la Sardegna seguono con il **%, mentre il Nord-Est rappresenta il **%. Il Sud e la Sicilia si collocano all'ultimo posto con il **%. Quota delle vendite di miele in volume per area geografica Italia, ****, in % ISMEA  

Nel ****, la ripartizione degli acquisti di miele in Italia per tipologia di famiglia ha evidenziato una prevalenza significativa tra le coppie più anziane e le persone anziane sole. Le coppie più anziane hanno rappresentato il **% del volume degli acquisti, seguite dalle persone anziane sole con il **%. Le famiglie post-famiglia hanno contribuito con il **%, mentre le famiglie stabilite hanno rappresentato l'*% degli acquisti. Le famiglie pre-famiglia e quelle in fase di maturazione hanno ciascuna contribuito con il *%, mentre le nuove famiglie hanno avuto la quota più bassa, pari al ...

2.4 Trend nella domanda del miele

L'andamento delle ricerche online di miele in Italia tra il **** e il **** mostra una fluttuazione significativa. Partendo da un indice di **,* nel luglio ****, il picco più alto si è raggiunto nel dicembre **** con un indice di **,*. Successivamente, c'è stata una diminuzione costante, toccando il punto più basso di **,* nel giugno ****. Tuttavia, si osserva una leggera ripresa nel luglio **** con un indice di **,*. Nel periodo considerato, si nota un decremento del *,*% tra il valore iniziale e quello finale. In generale, i picchi tendono a verificarsi nei mesi più freddi, suggerendo una maggiore ricerca di miele durante l'inverno.

I numeri rappresentano l'interesse di ricerca rispetto al punto più alto del grafico in relazione alla regione e al periodo indicati. Il valore *** indica la maggiore frequenza di ricerca del termine, ** indica la metà delle ricerche. Un punteggio pari a *, invece, indica che non sono stati rilevati dati sufficienti per il termine.

Andamento delle ricerche online di miele Italia, ****-****, indice Google Trends, Elaborazione Businesscoot

Le ricerche online di miele in Italia variano notevolmente a livello regionale. Il Trentino-Alto Adige/Südtirol registra il valore massimo di ***, seguito dalla Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste con ** e dalla Sardegna con **. Le regioni con il minor interesse online ...

2.5 Nuovi trend nella domanda

Il mercato del miele sta vivendo una serie di nuovi trend nella domanda, influenzati da diversi fattori socioeconomici, ambientali e di salute. La salute e il benessere rimangono i principali driver di consumo, supportati da una maggiore consapevolezza ambientale e dall'innovazione tecnologica. Le tendenze globali e le preferenze locali si intrecciano, creando un panorama dinamico e in continua espansione per il mercato. Ecco una descrizione dettagliata dei principali trend attuali:

*. Crescita della domanda di miele biologico e naturale:

Salute e benessere: C'è un crescente interesse per i prodotti naturali e biologici, spinto dalla maggiore consapevolezza dei consumatori sui benefici per la salute. Il miele biologico è percepito come più salutare e privo di pesticidi e additivi chimici. Sostenibilità: I consumatori sono sempre più attenti all'impatto ambientale dei loro acquisti. Il miele prodotto da apicoltura sostenibile e certificata biologica attira coloro che desiderano ridurre il loro impatto ambientale.

*. Miele come ingrediente funzionale:

Proprietà salutistiche: Il miele è riconosciuto per le sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti. È sempre più utilizzato come ingrediente in prodotti alimentari e bevande che promuovono la salute, come yogurt, tè, bevande energetiche e snack salutari. Alternativa allo zucchero: Con l'aumento della consapevolezza sui rischi associati al consumo eccessivo di ...

3 Struttura del mercato

3.1 Struttura e dinamica del mercato

Dal **** al ****, il numero di attività di produzione di miele in Italia ha mostrato un notevole aumento sia per autoconsumo che per commercializzazione. Le attività per autoconsumo sono cresciute del ***,*%, passando da **.*** a **.*** unità, mentre quelle destinate alla commercializzazione sono aumentate del **,*%, da **.*** a **.*** unità. Il trend evidenzia una crescita più marcata nelle attività per autoconsumo rispetto a quelle per commercializzazione, suggerendo un crescente interesse nella produzione personale di miele.

Cresce costantemente il numero degli apicoltori in Italia, nel **** se ne registrano nel complesso quasi **mila, il **% in più rispetto al ****. Di questi oltre ** mila sono produttori non professionisti, e i restanti oltre ** mila sono invece professionisti (***) e detengono l’**% degli alveari censiti.

Gli alveari presenti sul territorio nazionale nel ****, sempre secondo le registrazioni in Banca dati Nazionale Apicoltura, sono oltre *,** milioni: in flessione del *% rispetto ****, -*% rispetto al ****.

Numero di attività per destinazione di produzione Italia, **** - ****, unità ISMEA

Sono oltre ** mila gli apicoltori "hobbisti", un numero considerevole aumentato del **% in * anni. La presenza di molti apicoltori "non professionisti", in costante aumento, rappresenta sia una risorsa sia una sfida. L'aspetto positivo riguarda principalmente la funzione di impollinazione per l'agricoltura e l'ecosistema. L'apicoltura sta ricevendo molta attenzione mediatica per il ruolo ...

3.2 Catena del valore

La catena di produzione del miele è caratterizzato da diversi step, molto importanti per mantenere la qualità del prodotto.

Fonte: Azagricolarossettifabio

3.3 Canali di distribuzione

In Italia, i canali di distribuzione del miele sono variegati e ben strutturati, rispecchiando la tradizione apistica del paese e la domanda crescente di prodotti naturali e di qualità. Di seguito una descrizione dettagliata dei principali canali di distribuzione del miele in Italia:

Vendita Diretta dal Produttore al Consumatore: Fattorie e Aziende Agricole: Molti apicoltori italiani vendono direttamente il loro miele ai consumatori presso le loro aziende agricole. Questo metodo permette di instaurare un rapporto di fiducia tra produttore e consumatore e di mantenere margini di profitto più elevati. Mercati Contadini e Fiere Locali: I mercati contadini e le fiere locali sono molto comuni in Italia e rappresentano un importante canale di distribuzione per i piccoli produttori. Questi eventi sono spesso organizzati settimanalmente nelle piazze dei paesi e delle città. Negozio di Alimentari e Supermercati: Piccoli Negozi di Alimentari: In Italia, i piccoli negozi di alimentari, spesso a conduzione familiare, vendono miele locale. Questi negozi tendono a offrire prodotti di qualità superiore e spesso collaborano con produttori locali. Supermercati e Ipermercati: Le grandi catene di distribuzione come Coop, Conad, Esselunga e Carrefour includono il miele nei loro assortimenti. In questi punti vendita, si trova sia miele di produzione locale sia miele ...

3.4 Gli attori principali del mercato

Le aziende principali nella produzione di miele in Italia sono le seguenti:

Ambrosoli: Fondata nel **** da Giovanni Battista Ambrosoli a Ronago, in provincia di Como, è una delle realtà più storiche e riconosciute nella produzione di miele in Italia. La passione per l'apicoltura di Giovanni Battista iniziò durante la Prima Guerra Mondiale, quando acquistò i suoi primi alveari. L'azienda si sviluppò rapidamente grazie all'adozione di tecniche moderne e alla cura meticolosa per la qualità del prodotto, tanto che Ambrosoli iniziò presto a confezionare il miele in vasetti, rendendolo accessibile ai consumatori attraverso una distribuzione capillare e l'uso della pubblicità radiofonica, una novità per l'epoca. Oggi, l'azienda continua a innovare, lanciando nuove linee di prodotti come gli integratori energetici Mielness, che combinano il miele con altri ingredienti naturali per offrire soluzioni salutari ai consumatori moderni (***).

Tenuta Il Ritiro: E' un'azienda apistica italiana creata nel **** da Giacomo Acerbi, situata nel Piemonte sud-orientale. Specializzata nella produzione di miele biologico e nell'allevamento di api regine Buckfast, si distingue per un'apicoltura nomade che copre l'intero territorio italiano, garantendo la purezza del prodotto grazie alla selezione accurata dei pascoli, lontani da contaminazioni chimiche. Gestisce oltre **** alveari e si dedica a un rigoroso processo di selezione genetica delle api, ...

4 Analisi dell'offerta

4.1 Tipologia dell'offerta del Miele

Il miele è una sostanza completamente naturale prodotta dalle api a partire dal nettare (***). Organicamente, il miele è un prodotto estremamente complesso: la sua composizione media è riportata qui di seguito. 

Composizione del Miele Italiano in Media   Fonte: "Le api. Biologia, allevamento, prodotti" di Alberto Contessi

Il miele è prodotto dalle api nato dall'elaborazione di nettare dei fiori o la melata delle piante e, generalmente, a seconda del nettare o della melata raccolti si ottengono varietà di miele differenti. Tra le diverse varietà, i valori degli zuccheri e del contenuto acquoso rimangono abbastanza costanti mentre, è solito variare l’ammontare delle sostanze in tracce; la quantità e la diversità di queste sostanze quindi dipendono specificatamente da:

Origine botanica della flora visitata dalle api durante il periodo di raccolta del nettare. Tipo di suolo in cui questa flora è cresciuta; Clima della regione; Altitudine e dalla latitudine in cui si trova l’area bottinata; Inquinamento ambientale a cui quest’area è sottoposta; Modalità di raccolta e lavorazione del miele da parte dell’apicoltore.

Il miele è uno dei primi alimenti dell'umanità; per millenni è stato l'unico dolcificante disponibile. Le pitture egiziane che risalgono al **** a.C. includono le prime prove dell'apicoltura per la produzione di miele. Il miele era purificante, antitossico, ...

4.2 Prodotti Sostitutivi e Derivati

Prodotti Sostitutivi

Oltre all'utilizzo in ambito di benessere e farmaceutico, il miele è solitamente utilizzato come dolcificante o come fonte di zuccheri rapida. Sul mercato, in sostituzione del miele sono stati concepiti diversi prodotti che ne sostituiscono l'utilizzo (***). Di seguito una lista dei principali prodotti utilizzati sul mercato italiano:

Fonte: Isott

Derivati dalle api e dal miele

Protagoniste della produzione di miele sono le api e, nel loro svolgere questa attività di produzione, sono in grado di fornire anche altre materie utilissime per prodotti utilizzati in ambito alimentare, curativo e di benessere della persona. Un alveare è in grado di produrre anche prodotti come:

Fonte: Mieleandreini

4.3 Andamento dei prezzi

L'Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività di confetture, marmellate e miele in Italia ha mostrato un significativo aumento dal giugno **** al giugno ****. Nel giugno ****, l'indice era ***,*, mentre nel giugno **** ha raggiunto ***,*, segnando un incremento del **,*%. Durante questo periodo, si è osservato un picco di ***,* nell'agosto ****. Tuttavia, successivamente l'indice è leggermente diminuito, stabilizzandosi intorno a ***,*-***,* nei mesi seguenti. Questo andamento indica un generale aumento dei prezzi con alcune fluttuazioni, suggerendo un'inflazione persistente in questo settore alimentare.

Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività di confetture, marmellate e miele [***] (***) - dati mensili Italia, ****-****, indice Istat

L'Indice dei prezzi al consumo per confetture, marmellate e miele in Italia mostra un trend di crescita significativo dal **** al ****. Nel ****, l'indice era ***,* e ha mantenuto un incremento moderato fino al ****, raggiungendo ***,*. Nel ****, si è osservato un forte aumento a ***,*, e un'ulteriore impennata nel ****, con l'indice che ha raggiunto ***,*. Complessivamente, dal **** al ****, l'indice è aumentato del **,*%, evidenziando una notevole crescita dei prezzi in questo settore negli ultimi anni, con un'accelerazione particolarmente marcata negli ultimi due anni. Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività di confetture, marmellate e miele (***) - medie annue Italia, ****-****, indice Istat  

I prezzi medi del miele al consumo in Italia mostrano una ...

4.4 Frodi nel Miele

Le frodi in ambito miele possono dividersi in due grandi famiglie:

frodi nella composizione del prodotto frodi in etichetta sulla provenienza e sulla catena del valore

Dal **** ormai in Italia, come nel resto del mondo, il miele di qualità è diventato un bene che non è così facilmente reperibile a causa della decimazione nella produzione strettamente legata ai cambiamenti climatici. Proprio per questo, la domanda non è soddisfatta e gran parte del mercato rimane scoperto, dando via libera a fenomeni come la falsificazione e le frodi. Da quanto si evince dal Report “sulla crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo (***)” della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo, il miele è al sesto posto tra i dieci alimenti maggiormente a rischio di frode alimentare; per la stessa commissione statunitense, è invece tra i primi tre. L'adulterazione del miele più diffusa è l'aggiunta di sciroppi zuccherini per diluire il contenuto originale e ottenere più quantità dello stesso e aumentare i profitti, sia avendo la possibilità di diminuire il prezzo e aumentare le vendite, sia il margine [***].

Sta diventando più difficile individuare questa forma di adulterazione. Coloro che producono sciroppi a questo scopo possono ora fabbricare merci "su ...

4.5 Nuove tendenze dell'offerta

Il mercato del miele sta vivendo una trasformazione significativa, guidata da diversi trend emergenti che riflettono i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, l'innovazione tecnologica e l'attenzione crescente alla sostenibilità,  con una crescente enfasi su qualità, autenticità, sostenibilità e innovazione, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più informati e consapevoli. Ecco una descrizione dettagliata dei nuovi trend dell'offerta del miele:

*. Mieli Monoflorali e di Origine Specifica

Diversificazione dell'origine floreale: I consumatori sono sempre più interessati ai mieli monoflorali, ottenuti da un'unica fonte floreale (***), che offrono sapori unici e proprietà distintive. Provenienza geografica: C'è una crescente domanda per mieli provenienti da specifiche regioni geografiche, come il miele di Manuka dalla Nuova Zelanda, il miele di Sidr dallo Yemen, e il miele di eucalipto dall'Australia. Questa tendenza è spesso associata a percezioni di qualità superiore e benefici per la salute.

*. Miele Biologico e Naturale

Certificazione biologica: I prodotti biologici sono in aumento, con i consumatori che cercano mieli certificati biologici, privi di pesticidi e altre sostanze chimiche. Questo trend è guidato da una maggiore consapevolezza per la salute e la sostenibilità ambientale. Miele crudo: Il miele crudo, non pastorizzato e minimamente lavorato, è sempre più popolare per la sua purezza e il mantenimento delle proprietà ...

5 Regolamento

5.1 Quadro normativo

La regolamentazione della produzione e della vendita del miele è un aspetto cruciale per garantire che il prodotto finale sia di alta qualità e sicuro per il consumatore. Nell'Unione Europea, ad esempio, esistono diverse normative che stabiliscono i requisiti di composizione del miele, come la direttiva ****/***/CE, che definisce i parametri fisico-chimici, il contenuto di zuccheri, di umidità e l'acidità del miele, oltre alla presenza di pollini specifici. Inoltre, i regolamenti sull'igiene dei prodotti alimentari, come il regolamento (***) n. ***/****, sono fondamentali per garantire che il miele sia prodotto in condizioni sanitarie adeguate.

Il miele può essere classificato in base alla sua origine floreale e geografica. Ad esempio, il miele monoflorale proviene principalmente da una singola varietà di pianta, mentre il miele multiflorale, o millefiori, deriva da diverse specie di piante. Esiste anche il miele biologico, prodotto secondo norme specifiche per l'agricoltura biologica che includono requisiti sulla posizione degli alveari, la gestione delle api e i trattamenti contro le malattie.

L'etichettatura del miele deve seguire regole precise per fornire al consumatore informazioni chiare e trasparenti. L'etichetta deve indicare la denominazione di vendita, come "miele", "miele di fiori" o "miele di melata", e il paese o i paesi di origine del miele. Deve anche ...

6 Posizionamento degli attori

6.1 Segmentazione del mercato

  • Rigoni di Asiago
  • Piemonte Miele
  • Apicoltura Piana
  • Ambrosoli
  • Tenuta Il Ritiro
  • Apicoltura Manfredini
  • Apicoltura Messidoro Società Cooperativa Agricola
  • Privitera Società Cooperativa Agricola
  • Consorzio Nazionale Produttori Apistici Società Cooperativa Agri Cola
  • Apistica Mediterranea Società Cooperativa Agricola

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