Contenuto dettagliato dello studio di mercato
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Riepilogo ed estratti
1 Sintesi del mercato
1.1 Definizione e presentazione
Con l’espressione “gestione dei rifiuti” si intende l’insieme delle politiche, procedure e metodologie con cui si gestiscono i rifiuti, dalla loro produzione alla loro destinazione finale. Le diverse fasi coinvolte sono: raccolta, trasporto, riciclaggio e smaltimento.
Distinguiamo tre categorie di rifiuti:
· Rifiuti urbani
· Rifiuti speciali
· Rifiuti urbani pericolosi
A livello globale il mercato della gestione dei rifiuti sta crescendo molto rapidamente visto che anche i paesi in via di sviluppo, avvicinandosi al modello capitalistico, producono sempre più spazzatura. Secondo il WAS Report, rapporto annuale di WAS – Waste Strategy, le aziende che si occupano della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti hanno registrato nel 2019 un aumento dei rifiuti gestiti pari a 6,4% e degli investimenti pari a +4,1%.
Per quanto riguarda il mercato italiano, i rifiuti urbani, che rappresentano in termini percentuali la maggior parte dei rifiuti, nel 2019 sono stati circa pari a 30 milioni di tonnellate. Ogni cittadino italiano ha quindi prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti annuali. Rispetto al valore pro capite i valori medi più alti sono al Centro - Italia (548 kilogrammi per abitante) rispetto al Nord (518 chilogrammi per abitante) e al Sud (445 chilogrammi per abitante). A livello provinciale le regioni con valori più alti sono Reggio Emilia, Rimini e Ravenna mentre quelle più basse sono Potenza e Avellino. Da una parte si stima, dato l’aumento del consumo, una crescita positiva nella produzione dei rifiuti dall’altra però si prevede un aumento della raccolta differenziata e delle attività di riciclo.
Due sono i maggiori trend del settore della gestione dei rifiuti. Il primo è l’innovazione che punta a far si che le aziende che gestiscono i rifiuti siano sempre di più in grado di riciclare materiale, e il secondo è la convergenza settoriale di aumentare il dialogo tra le realtà industriali e le imprese che gestiscono i rifiuti con il fine di puntare all’economia circolare.
1.2 L'evoluzione del mercato globale
Il mercato globale della gestione dei rifiuti è stato valutato a *.***,* miliardi di dollari nel **** e si prevede che raggiungerà i *.***,* miliardi di dollari entro il ****, registrando un CAGR del *,*% dal **** al ****.
Il rapporto **** What a waste *.* della Banca Mondiale evidenzia le problematiche legate alla gestione dei rifiuti su scala globale. Dall'inquinamento degli oceani alle regioni povere sommerse dai rifiuti, sono molti i problemi causati da una cattiva gestione dei rifiuti.
Part de la production de déchets et de la population Monde, ****, en pourcentage Source: ****
Si può notare che nel **** sono stati prodotti *,** miliardi di tonnellate di rifiuti in tutto il mondo, con l'Asia orientale e il Pacifico come regione che ha prodotto più rifiuti, con *** milioni di tonnellate di rifiuti (***). Nord America, Europa, Asia centrale, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Nord Africa sono le regioni che inquinano in proporzione più della loro popolazione.
Production de déchets des habitants Monde, ****, en kilos par habitant Source: ****
Nel **** sono stati identificati tre gruppi di produttori di rifiuti: I nordamericani hanno prodotto la maggior parte dei rifiuti, con *** chili di rifiuti pro capite. Europa, Asia centrale, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Nord Africa hanno prodotto in media *** chili di ...
1.3 Il Mercato Italiano
Il settore della gestione dei rifiuti è un settore in forte crescita negli ultimi anni in Italia e come possiamo notare dal seguente grafico, ciò è dimostrato dall'aumento del fatturato nel settore della gestione dei rifiuti che ha registrato un aumento aggregato ad un CAGR del *.*% tra il **** e il ****. Per il calcolo del fatturato aggregato di tale settore sono stati utilizzati i dati riportati dall'ISTAT per i seguenti codici ATECO: **.* "Raccolta dei Rifiuti" **.* " Trattamento e Smaltimento dei rifiuti" ** "Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti" Evoluzione Fatturato Imprese Gestione dei Rifiuti Italia, **** - ****, in miliardi di euro Fonte : ISTAT I dati sui rifiuti urbani relativi al **** sono fortemente influenzati dall’emergenza sanitaria da Covid-** che ha segnato il contesto socio- economico nazionale. Come da stime ISPRA condotte a inizio pandemia, la produzione dei rifiuti fa, infatti, registrare un calo superiore a un milione di tonnellate a causa delle misure di restrizione adottate e delle chiusure di diverse tipologie di esercizi commerciali. Nel ****, la produzione nazionale dei rifiuti urbani (***) si attesta a **,* milioni di tonnellate, in calo del *,*% rispetto al **** Osservando l’andamento riferito ad un arco temporale più lungo, si può rilevare che tra il **** e il **** la produzione ...
1.4 Esportazioni ed Importazioni di Rifiuti
Per quanto riguarda l'export e l'import di rifiuti, nel **** sono state esportati *** mila tonnellate di rifiuti urbani e ne sono stati importati circa *** mila tonnellate
I rifiuti esportati sono costituiti per il **,*% da “Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti” e per il **% da “Combustibile Solido Secondario”. I rifiuti importati sono, invece, costituiti essenzialmente da rifiuti di “Vetro”(***). Per quanto riguarda l'esportazione di rifiuti urbani, rispetto al **** vi è stato un aumento del **% (***), di cui solo *.*** mila tonnellate pericolose. Austria, Spagna e Portogallo si confermano i Paesi a cui sono destinate le maggiori quantità di rifiuti urbani, rispettivamente *** mila tonnellate, ** mila e ** mila. Seguono Germania ed Ungheria con ** e ** mila tonnellate. Tra le regioni italiane che destinano maggiori quantità di rifiuti vi è la Campania, circa *** mila tonnellate, pari al **,*% del totale esportato. Si tratta principalmente di "rifiuti prodotti dal trattamento di rifiuti"e di"Parte dei rifiuti urbani e simili non compostata".Segue il Lazio con circa ** mila tonnellate di rifiuti esportate, costituiti da ** mila tonnellate di "Combustibile Solido Secondario"e ** mila tonnellate di"Imballaggi in carta e cartone". Il Veneto esporta ** mila tonnellate di rifiuti urbani, costituiti da ** mila tonnellate di “Combustibile Solido Secondario” e da ** mila tonnellate di “imballaggi in ...
2 Analisi della domanda
2.1 Tipi di rifiuti speciali prodotti
Come visto nel paragrafo *.*, in Italia sono stati prodotti nel **** circa ** milioni di rifiuti urbani. Oltre questa tipologia di rifiuti, sono stati poi prodotti nello stesso anno circa *** milioni di rifiuti speciali.
Già tra il **** e il **** si era rilevato un aumento nella produzione di questi rifiuti, pari al *,*%, corrispondente a circa **,* milioni di tonnellate. L’incremento registrato è stao quasi del tutto imputabile ai rifiuti non pericolosi che rappresentavano il **,*% del totale dei rifiuti prodotti; un aumento di quasi **,* milioni di tonnellate (***). In particolare, i rifiuti non pericolosi prodotti da operazioni di costruzione e demolizione sono aumentati del **,*% pari, in termini quantitativi, a *,* milioni di tonnellate.
Nel ****, il maggior contributo alla produzione totale dei rifiuti speciali è stato dato dal settore delle costruzioni e demolizioni che, con oltre ** milioni di tonnellate comprensivi dei rifiuti da operazioni di costruzioni e demolizione e di altri rifiuti prodotti da tali attività (***). Ripartizione Percentuale della produzione totale di rifiuti speciali, per attività economica Italia, ****, in percentuale Fonte : Rapporto Rifiuti Speciali ****
2.1 Una panoramica sulla produzione di rifiuti urbani
Come visto, i rifiuti urbani rappresentano solo una piccola quota del totale dei rifiuti prodotti in Italia nel ****. Rispetto al ****, vi è stato un incremento delle quantità prodotte solo nel nord Italia, con quasi **,* milioni di tonnellate di rifiuti, mentre si è assistito a un calo al Centro (***) con *,* milioni di tonnellate.
Nella seguente tabella è possibile avere una panoramica della produzione totale di rifiuti urbani per regione, in milioni di tonnellate. Possiamo notare come sia la Lombardia la regione a produrre più rifiuti (***).
Fonte : ISPRA
Volendo analizzare la produzione pro-capite di rifiuti urbani, nel **** questa si attestava a *** kg con una variazione negativa del -*% rispetto al ****. La produzione pro-capite di rifiuti si è sempre mantenuta al di sotto dei *** kg per cittadino, ad eccezione del **** e del ****. Tra il **** e il **** si è assistito a valori ben più elevati compresi tra i *** e i *** kg. A livello regionale è il centro ad avere il maggiore valore di produzione per capita di inquinamento, nonostante sia l'area che ne produce meno. Sono infatti *** i kg per capita per una popolazione di circa **.** milioni al ****. Segue il Nord con ***.* kg per capita con una popolazione di **.* milioni e il Sud con ***.* kg per capita e una popolazione di ...
2.3 Una panoramica sulla produzione di rifiuti speciali
A livello territoriale la produzione di questa tipologia di rifiuti è concentrata principalmente al Nord Italia, circa infatti il **.*% del totale (***).
A livello regionale è la Lombardia, con oltre **,* milioni di tonnellate, a produrre di più, circa il **% dei rifiuti speciali generati nel nord Italia, seguita dal Veneto con **,* milioni di tonnellate (***). Tra le regioni del Centro, i maggiori valori di produzione si riscontrano per il Lazio con circa **,* milioni di tonnellate pari al **,*% della produzione del centro Italia e per la Toscana con quasi **,* milioni di tonnellate (***). Produzione totale dei rifiuti speciali a livello regionale Italia, **** - ****, in milioni di tonnellate Fonte : Rapporto Rifiuti Speciali
2.4 Gli Italiani e la raccolta differenziata
L’Istat ha indagato le abitudini delle famiglie italiane con riferimento alle modalità con cui effettuano la raccolta differenziata, evidenziando che quelle residenti nel Nord differenziano maggiormente i rifiuti rispetto alle altre zone del Paese. Il primato spetta alle famiglie del Nord-ovest: vetro **,*%, contenitori in alluminio **,*%, quelli in plastica **,*% e la carta **,*%.
In corrispondenza del più alto livello di rifiuti urbani prodotti nel Nord-est si rileva anche la percentuale maggiore di raccolta differenziata (***).
Molto distanti dal Nord, invece, risultano il Centro e il Sud e dove la raccolta differenziata si attesta rispettivamente al **.*% e **.* %. Le regioni che mostrano le percentuali più basse sia di rifiuti urbani differenziati sia di famiglie che dichiarano di differenziare i rifiuti sono la Sicilia e il Molise (***). Nello stesso tempo queste regioni sono tra quelle che producono una bassa percentuale di rifiuti pro-capite.
Come si può vedere dal grafico poi viè stato un aumento generalizzato per tutto il territorio italiano tra il **** e il ****. L'aumento maggiore si registra nelle zone del Sud, indice delle efficienza delle nuove politiche in materia.
In totale nel **** sono state **.* milioni le tonnellate riciclate in Italia, circa *** kg pro-capite.
Andamento della percentuale di raccolta differenziata di rifiuti urbani Italia, **** - ****, in ...
3 Struttura del mercato
3.1 Struttura e dinamiche del mercato
In Italia il mercato è alquanto frammentato e lontano dal consolidarsi a livello industriale. La situazione in Italia è infatti alquanto differente rispetto al resto del mondo. Come si può osservare dai due grafici qui riportati vi è una netta differenza in fatturato tra le grandi multinazionali mondiali e le più grandi aziende italiane di waste management. Ciò è dovuto a una serie di fattori i quali, come evidenziato da Gruppo Biancamano, possono essere riassunti come segue :
bassa produttività dei servizi di raccolta e pulizia, dovuta principalmente alle dimensione eccezionalmente piccole delle imprese bassa incidenza dei ricavi da riutilizzo, riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti – che rappresentano le attività a maggiore valore all’interno della filiera - sul fatturato complessivo dell’industria bassa corrispondenza tra livelli tariffari-ricavi e costi-remunerazione del capitale investito, anche in virtù di un ridotto orientamento al "pay as you throw" mancanza di chiarezza di politiche industriali "di sistema" in termini di obiettivi strategici
Principali Multinazionali per la gestione dei rifiuti, per fatturato Mondo, ****, in miliardi di euro Fonte : Elaborazione su dati online
Principali aziende italiane di gestione dei rifiuti, per fatturato Italia, ****, in milioni di euro Fonte : Smaltimento Rifiuti Negli ultimi anni il mercato si sta però dirigendosi verso una nuova ...
3.2 La gestione dei rifiuti Urbani
La forma di gestione dei rifiuti urbani più diffusa in Italia sono il trattamento meccanico biologico e la discarica. Quest'utlima ha subito però una riduzione del **% tra il **** e il ****, con un aumento di altre forme di recupero di materia. Il trattamento della frazione organica della raccolta differenziata (***) passa da *,* milioni di tonnellate a quasi *,* milioni evidenziando un lieve aumento di ** mila tonnellate, pari allo *,*%.
Gestione rifiuti urbani, per tipologia Italia, **** - ****, in milioni tonnellate Fonte : ANIMA
Il numero degli impianti di gestione dei rifiuti urbani riferito alle singole tipologie è quello più aggiornato attualmente disponibile. Gli impianti di gestione dei rifiuti urbani, operativi sono ***. Di questi, *** sono dedicati al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata (***), *** sono impianti per il trattamento meccanico o meccanico biologico, *** sono impianti di discarica a cui si aggiungono ** impianti di incenerimento e ** impianti industriali che effettuano il coincenerimento dei rifiuti urbani.
La distribuzione geografica degli impianti non risulta omogenea tra le Regioni italiane in termini di numerosità, capacità autorizzata e scelte tecnologiche. Circa il **% della complessiva capacità di trattamento autorizzata per gli impianti di recupero della frazione organica biodegradabile è operativa al Nord, dove gli impianti presentano una maggiore diffusione territoriale e una capacità di ...
3.3 La gestione dei rifiuti speciali in Italia
Come detto, i rifiuti speciali gestiti in Italia sono ***.* milioni di tonnellate, di cui il **% sono non pericolosi e i restanti *.* milioni (***) sono pericolosi. Diverse sono le modalità con cui possono essere gestiti i rifiuti speciali :
R*: Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia, R*: Rigenerazione/recupero di solventi, R*: Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (***). D*: Deposito sul o nel suolo (***).
Come si può notare dal grafico la forma di gestione più diffusa è il recupero materia (***). Gestione rifiuti speciali Italia, ****, in percentuale Fonte : ISPRA Nella seguente tabella è riportato poi il numero per degli impianti di gestione per tipologia e collocazione geografica.Gli impianti di recupero di materia, pari a *.***, costituiscono il **,*% della dotazione impiantistica nazionale; quelli dedicati esclusivamente allo stoccaggio dei rifiuti in attesa di essere sottoposti a successive operazioni di recupero/smaltimento, corrispondenti a *.*** impianti, sono il **,*% del totale; infine, gli impianti di autodemolizione, pari a *.*** rappresentano il **,*%; gli impianti industriali che effettuano il recupero di materia all’interno del proprio ciclo produttivo, pari a *.***, rappresentano il **%. Tipologia di Impianto Nord Centro Sud Italia Impianti di Recupero di Materia **** *** **** **** Impianti di Autodemolizione *** *** *** **** Impianti di Rottamazione ** ** ** ** Impianti di Frantumazione ** * * ** Impianti Produttivi che effettuano ...
4 Analisi dell'offerta
4.1 Spesa per la gestione dei rifiuti
La spesa nazionale italiana per la gestione dei rifiuti è stata calcolata a *.** miliardi di euro, un valore che ha visto un aumento percentuale del **% negli ultimi ** anni. Anche nel **** vi è stato un aumento della spesa, nonostante una riduzione dei rifiuti urbani prodotti di circa * milioni di tonnellate.
Spesa Nazionale per la Gestione dei Rifiuti Italia, **** - ****, in miliardi di euro Fonte : Confocommercio
A livello pro capite è di circa *** € l'importo della tariffa tari, imposta nazionale per la gestione dei rifiuti urbani, un valore in aumento del *.*% tra il **** e il ****. La regione con la spesa media più bassa è il Veneto con ***€, con una riduzione della tariffa del *% rispetto al ****. Al contrario, è la Campania la regione con la spesa maggiore, ***€, un valore in riduzione del *.*% rispetto al ****. A livello territoriale si registrano aumenti in dodici regioni: incremento maggiore in Liguria (***), segue la Basilicata con +*,*%, il Molise con +*,*% e la Calabria con +*,*%; tariffe in diminuzione in sei: in Sardegna si registra un -*% e in Veneto un -*,*%.
Nella tabella qui riportata è possibile avere una panoramica sui valori e la variazione dei prezzi della TARI nelle regioni italiane.
Regione Tari **** Tari **** Variazione % Abruzzo €*** €*** + *.*% Basilicata €*** €*** + *.*% Calabria €*** €*** + *.* % Campania €*** €*** - *.*% Emilia Romagna €*** €*** - *.*% Friuli Venezia Giulia €*** €*** + ...
5 Norme e regolamenti
5.1 Classificazione dei Rifiuti
I rifiuti sono classificati:
in base all’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali; secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti non pericolosi e rifiuti pericolosi.
Sono rifiuti urbani ai sensi dell’art. *** del D.lgs. ***/**** e ss.mm.ii:
i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità (***); i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni,nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e).
Sono rifiuti speciali, ai sensi dell’art. *** del D.lgs. ***/** , e ss.mm.ii:
i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano ...
5.2 Regolamentazione Nazionale ed Europea
In Italia è opportuno distinguere due tipologie di gestione dei rifiuti : le operazioni di recupero e le operazioni di smaltimento e trattamento. Le operazioni di recupero sono di competenze degli impianti che gestiscono i rifiuti raccolti mentre nel secondo caso intervengono inceneritori, discariche e impianti di trattamento meccanico - biologico.
Lo smaltimento dei rifiuti in Italia è stato regolato organicamente dal DPR *** del ** settembre ****, emanato in attuazione delle direttive CEE n. **/*** (***).
Inolte il decreto legislativo n.*** del **** - Codice Ambientale nella parte IV ha modificato le norme sulla gestione dei rifiuti.Il provvedimento in questione ha modificato, in alcuni punti chiave, l’approccio normativo in materia di rifiuti, senza comunque stravolgere i dettami della precedente disciplina che, specie nelle disposizioni attuative, vengono confermati.Viene confermato l’approccio, non più basato sullo smaltimento dei rifiuti, bensì sulla loro gestione ed è proprio la complessità di questo processo che il provvedimento va a regolamentare e disciplinare.
I principi di riferimento, riportati all’art. ***, sono quelli di precauzione, prevenzione, sostenibilità, proporzionalità, responsabilizzazione, cooperazione tra i soggetti coinvolti nella filiera gestionale dei rifiuti e del principio “chi inquina paga”; a tal fine la gestione è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel ...
6 Posizionamento degli attori
6.1 Segmentazione
- Derichebourg Groupe
- Paprec Groupe
- Recylex Groupe
- Econord
- Alia Servizi Ambientali SPA
- Consorzio Nazionale Per La Raccolta Il Riciclo E Il Recupero Degli Imballaggi In Plastica (Corepla)
- Gruppo Veritas
- Azienda Milanese Servizi Ambientali SPA (AMSA)
- HERAmbiente
- Véolia Groupe
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