Il mercato dell'intimo maschile - Italia

1.2 Il mercato dell'intimo al livello globale ed europeo

Il mercato globale dell'intimo maschile valeva **.** miliardi di dollari nel ****, e si prevede che raggiungerà un valore di **.** miliardi di dollari nel ****, con una crescita (***) del *.*% nel periodo. 

Dimensioni del mercato globale dell'intimo maschile Mondo, ****-****, in miliardi di dollari Fonte: Grand View Research

I driver del mercato sono diversi: il crescente interesse per la vestibilità dell'abbigliamento, per l'igiene personale e per la salute contribuiranno certamente nei prossimi anni ad aumentare le dimensioni del mercato.

Oltre a questo, la crescente popolazione dei millenials e della Generation Z, è un fattore fondamentale, in quanto questi segmenti della popolazione sono i più suscettibili ai trend descritti in precedenza. Inoltre si prevede che la disponibilità di una vasta gamma di prodotti e disegni adatti a vari scopi tra cui sport, abbigliamento regolare e funzionale alimenterà ulteriormente la domanda del prodotto. 

1.3 Il mercato italiano

In Italia, il mercato dell'intimo maschile ha registrato negli ultimi anni una tendenza al ribasso: ha generato un fatturato di ***.* milioni di euro nel ****. Tale importo è sceso a ** milioni nel ****.

Produzione venduta di intimo maschile Italia, ****-****, in milioni di euro Fonte: Istat

Il grafico mostra l'evoluzione della produzione venduta di intimo maschile a maglia e non. Come possiamo vedere, l'intimo di materie tessili a maglia occupava una posizione molto più rilevante rispetto a quello non a maglia un decennio fa, mentre nel **** è stata addirittura sorpassata da quest'ultima. Infatti, questo tipo di intimo maschile sta diventando più popolare, e la sua produzione venduta è passata da **.* milioni di euro nel **** a **.* milioni di euro nel ****.

Commercio internazionale di intimo maschile

 Il commercio internazionale di intimo maschile è in crescita. Infatti, negli ultimi * anni sia le imprtazioni che le esposrtazioni hanno subito un aumento, che si è arrestato solo nel ****, a causa della pandemia. Le importazioni infatti, equivalevano a ***.* milioni nel ****, mentre nel **** hanno raggiunto i ***.* milioni di euro, con una crescita del *.*%.

Anche le esportazioni sono cresciute, passando ***.* milioni di euro nel **** a ***.* milioni di euro nel ****.

Come possiamo osservare, il tasso di copertura è abbastanza alto, al **.*% nel ****, infatti le importazioni sono leggermente meggiori delle esportazioni. 

Evoluzione delle importazioni ed esportazioni di intimo maschile Italia, ****, in milioni di dollari Fonte: UNComtrade

 L'Italia importa intimo maschile sopratutto da Paesi asiatici, in particolare Sri Lanka e Cina, che insieme occupano quasi il **% delle importazioni. Seguono l'Albania e il Bangladesh con un altro **% e poi Olanda e Francia.

Principali paesi d'origine delle importazioni di intimo maschile Italia, ****, in % Source: ****

Per quanto riguara le esportazioni, l'Italia esporta la propria produzione principalmente in Europa, in Germania, Inghilterra, Albania e Spagna. 

Principali paesi di destinazione delle esportazioni Italia, ****, in % Fonte: UNComtrade

1.5 Impatto del Covid-19

 La pandemia da Covid ** e le restrizioni che ne sono comportate hanno avuto importanti conseguenze per l'economia e l'industria italiana.

Le chiusure imposte dal governo hanno rallentato e in alcuni casi bloccato completamente la produzione in Italia per alcuni mesi. Questo è successo anche nel settore dell'intimo, come ha registrato Istat.

Il grafico sottostante mostra l'evoluzione dell'indice della produzione industriale di biancheria intima in Italia nel **** e nel ****. L'indice di produzione è basato sull'anno ****, che equivale a ***.  Come possiamo vedere, i primi mesi dell'anno hanno registrato una forte caduta nella produzione, fino a raggiungere un minimo di **.*. Si è poi lentamente ripresa nei mesi seguenti, rimanendo però ben al di sotto della media dell'anno precedente.

Evoluzione della produzione industriale di biancheria intima Italia, ****-****, in indice della produzione industriale ****=*** Fonte: Istat

2.1 Panoramica della domanda

Gli Italiani rinomatamente spendono molto in abbigliamento rispetto alla media europea, e per questo possiedono anche un numero maggiore di vestiti, accessori e intimo. Infatti, al **% degli Italiani piace fare acquisti e in media lo fanno almeno una volta al mese.

Secondo il “Global Lifestyle Monitor ****”, l’osservatorio che su base biennale rileva gusti, preferenze e comportamenti d’acquisto dei consumatori italiani e stranieri in tema di abbigliamento e biancheria per la casa, gli italiani possiedono più capi d'abbigliamento in ogni genere rispetto al resto dei Paesi.

In particolare, gli italiani in media possiedono **,* capi intimi, contro una media globale di **, **,* magliette (***).

Numero di capi d'abbigliamento posseduti dagli italiani Italia, ****, in unità Fonte: ANSA

Per quanto riguarda la distribuzione geografica della domanda, i dati Istat mostrano che la spesa media mensile delle famiglie per l'abbigliamento. Come mostra la mappa sottostante, il Nord Ovest e le isole sono le macroregioni dove le famiglie spendono di più, circa ** euro al mese, mentre al centro la spesa è si circa ** euro al mese.

Spesa media mensile delle famiglie per l'abbigliamento

Italia, ****

2.2 Driver della domanda

Aumento del reddito disponibile

L'intimo rappresenta un bene necessario per il consumatore: il suo acquisto in quantità maggiori al necessario è quindi guidato dalla disponibilità di reddito del consumatore e dalle nuove tendenze. 

Come mostra il grafico sottostante, il reddito disponibile degli italiani è aumentato negli ultimi anni, ponendo basi economiche favorevoli per lo sviluppo di tendenze nel campo della moda. 

Evoluzione del reddito disponibile netto Italia, ****-****, in milioni Fonte: Istat

Preoccupazione crescente per il tessuto

L'intimo in cotone ha la più grande quota di mercato dell'intimo maschile o circa **% nel **** secondo Grand View Research. Sono quindi posizionati davanti a biancheria intima in poliestere o nylon da uomo. I consumatori preferiscono i tessuti di cotone rispetto ad altri tessuti perché offrono comfort, elevata capacità di assorbimento e resistenza all'umidità. Inoltre, sono più durevoli perché sono resistenti al calore e ai detergenti, il che li rende più economici.

Inoltre, secondo il "Global Lifestyle Monitor" di Cotton USA , il **% degli italiani preferisce l'intimo di cotone (***).

Il cotone è ancora il materiale che tutti preferiscono, ma c'è una tendenza verso i tessuti elasticizzati per l'intimo maschile che garantiscono una migliore aderenza. Il materiale più consigliato è, infatti, il cotone elasticizzato che dona una piacevole sensazione di freschezza ...

2.3 L'emergere della moda etica e sostenibile

Si nota che nelle abitudini di consumo degli italiani sta emergendo una consapevolezza ecologica e sociale: nel ****, infatti, il **% dichiara di aver acquistato abiti realizzati con materiali sostenibili, il **% dichiara di essersi informato sulle caratteristiche di sostenibilità di un marchio e il **% considera di aver preso una decisione ecologica al momento dell'acquisto di un capo nell'ultimo anno.

Se il marchio d'abbigliamento fosse associato all'inquinamento ambientale nella sua produzione, la scoraggerebbe dall'acquistare abbigliamento? Italia, ****, in % Fonte: IPSOS

La maggioranza dei consumatori italiani (***) sarebbe scoraggiata dall'acquistare prodotti di un marchio che è associato a un significativo inquinamento nei suoi processi produttivi.

Anche nell'intimo la necessità di diventare green è diventata primaria. Il gruppo Calzedonia, ad esempio, ha lanciato un'iniziativa chiamata “Call for Ideas”: l'idea consiste nel coinvolgere tre atenei italiani (***) e  i loro studenti magistrali di ingegneria gestionale  per ideare progetti atti all’ottimizzazione dei resti di tessuto in termini di riutilizzo, riciclo e smaltimento, con un approccio “closed loop supply chain” e nella direzione della sostenibilità.

3.1 Struttura del mercato

Il mercato dell'intimo maschile è composto da diversi attori, nazionali e internazionali, che offrono prodotti di segmentazione diversa nello scenario italiano.

In particolare troviamo i seguenti player:

Attori internazionali che forniscono l'intimo economico, come la manodopera cinese. Made in Italy basic, che offre prodotti a prezzo competitivo ma di tessuti di prima qualità Made in Italy di lusso rinomato per la raffinatezza dell'esecuzione e dei materiali impiegati. Negozi monomarca di gruppi italiani e internazionali, come Calzedonia Group o Pianoforte Holding.

Alcuni grandi gruppi riuniscono diversi marchi :

Calzedonia SpA possiede i marchi Calzedonia (***) e SignorVino. Pianoforte Holding SpA riunisce Inticom e Kuvera, ed è gestito congiuntamente dalle due famiglie fondatrici italiane Cimmino e Carlino, proprietarie dei marchi Carpisa (***) CSP International Industrie Calze che comprende Oroblù (***) e altri Inditex che possiede i seguenti marchi: Zara, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara Home, Uterqüe PVH Corp che riunisce Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Heritage Brands. Delta Galil Industries Ltd raccoglie * for all mankind, Splendid, Eminence, Delta Israel, P.J.Salvage, Schiesser, Karen Neuburger, Nearly Nude, Fix

3.2 Catena del valore dell'intimo

3.3 I principali operatori del mercato dell'intimo

I maggiori attori del mercato italiano dell'intimo sono principalmente grandi gruppi internazionali, che comprendono numerosi sottomarche molto importanti nel settore dell'intimo. I gruppi qui inclusi possiedono brand come Yamamay, Tezenis, Intimissimi, Perofil e Cagi.

Tuttavia, il mercato è anche piuttosto frammentato, poichè più del **% delle quote di mercato appartengono a player minori, locali. 

Principali attori del mercato dell'intimo Italia, ****, in milioni di euro

3.4 Distribuzione

La distribuzione è strettamente associata alla segmentazione del prodotto. A seconda che il prodotto sia economico e di bassa qualità, di medio livello o di lusso, la distribuzione avverrà per canali diversi.

Segmento economico

La maggior parte dei prodotti di questa fascia di può trovare nella grande distribuzione organizzata, in particolare in:

Outlet Mega-store Mercati

I produttori di questi prodotti, spesso importati dalla Cina, si affidano quindi a grossisti, ma anche ai mercati di quartiere e ambulanti.

Segmento medio

In questo caso il canale distributivo maggiore è quello del commercio al dettaglio, quindi tramite:

Negozi specializzati Negozi di abbigliamento e intimo Punti di vendita Made in Italy

Si tratta quindi di produzione a scala inferiore, spesso basata su manodopera specializzata italiana.

Segmento premium

Questo segmento ha subito forti perdite in Italia egli ultimi anni, anche se queste sono state controbilanciate dai risultati molto positivi all'estero, soprattutto in Cina e in Russia.

Questo segmento sfrutta chiaramente dei canali più esclusivi, come boutique di lusso o negozi di alta moda specializzati. Inoltre, a causa del ruolo fondamentale del turismo in questo segmento, i negozi distributori si trovano spesso in centro nelle vie più rinomate, per essere più accessibili ai turisti.

Negozi monomarca

I negozi monomarca ...

3.5 Calzedonia, il colosso dell'intimo italiano

Il Gruppo Calzedonia è originario del veneto ed è il primo player nell'ambito dell'intimo in Italia e non solo. Calzedonia ha infatti raggiunto un fatturato di *,*** mld di euro nel ****, in crescita del *,*% rispetto al ****. 

Inoltre, lo scorso anno, l’azienda guidata da Sandro Veronesi e a cui fanno capo i marchi Calzedonia, Intimissimi, Tezenis e Falconeri, il brand di abiti da sposa Atelier Emé e la catena di bistrot Signorvino, ha sostenuto investimenti pari a *** milioni di euro. Nel complesso sono stati aperti *** nuovi punti vendita, gran parte dei quali (***) sono situati all’estero, è infatti è salita al **% la quota del business sviluppato all’estero. Cina, Russia, Francia, Germania, Giappone e Stati Uniti sono i mercati in cui il Gruppo Calzedonia ha aperto il maggior numero di store.

Nel **** si stanno  valutando le prime aperture di Signorvino all’estero a partire dai paesi dell’Est. L’azienda ha stabilimenti produttivi in Italia, Sri Lanka, Croazia, Romania, Bulgaria, Serbia, Bosnia ed Etiopia.

Numero di negozi di Calzedonia in Italia, per brand Italia, ****, in unità Fonte: Calzedonia

4.1 Panoramica dell'offerta

Il sito web sfilate.it (***) elenca le diverse scelte dell'intimo maschile :

scelta in termini di modello e di dimensione scelta in termini di stile : i principali marchi di intimo combinano la praticità e le tendenze della moda: Calvin Klein, Dolce scelta in termini di comodità a seconda del materiale utilizzato, ad esempio scelta in termini di gamma : dal lusso alla fascia bassa. scelta in termini di stampe e colori: i modelli proposti per l'intimo maschile sono versatili nei colori e nelle fantasie.

Per quanto riguarda i modelli di intimo maschile, troviamo le seguenti tipologie:

Slip: quest’ultimi sono piuttosto apprezzati dagli uomini, in quanto assicurano una perfetta aderenza. Generalmente gli slip da uomo hanno in vita un elastico più o meno spesso. Molte aziende che propongono questi tipi di modelli, stampano la marca dello slip sull’elastico. Boxer: prendono il nome dai pantaloncini dei pugili, infatti la loro caratteristica principale è quella di sostenere senza stringere, che lo rende adatto per praticare qualsiasi tipologia di attività sportiva. Perizoma da uomo Tanga da uomo: si tratta di uno slip più sgambato.

4.2 Prezzi e intervalli

Sito web e-commerce

Fonte Asos

Low-cost

Middle-end

Fonte Asos 

Lusso

Fonte Asos

4.3 Le aziende italiane

Il mercato dell'abbigliamento da lavoro sta diventando sempre più ristretto, perdendo operatori ogni anno. Tra il **** e il ****, il mercato ha perso quasi il **% dei suoi operatori. Anche il numero delle imprese attive sta diminuendo: molte vegono infatti assorbite dai grandi gruppi internazionali di intimo.

Imprese attive e occupati nel settore "confezione di biancheria intima" Italia, ****-****, in unità Fonte: Istat

 Le aziende produttrici di biancheria intima (***) sono raggruppate sotto il codice ATECO ****. Nel **** le aziende produttrici di biancheria intima erano ****: di queste, il **% erano imprenditori individuali o lavoratori autonomi e il **% erano società a responsabilità limitata.

Imprese del settore "confezione di biancheria intima", per forma giuridica Italia, ****, in % Fonte: Istat

4.4 Nuove tendenze dell'offerta

Offerte innovative

Julipet offre un compromesso tra boxer classici e slip con il J-Boxer che garantisce la massima libertà di movimento grazie alla presenza di un leggerissimo slip inserito nella parte anteriore di un boxer in tela di puro cotone.

Offerte che propongono biancheria intima adattata allo sport

*UNDR , SAXX  Intimo Co e MyPackage offre biancheria intima costruita con una tasca che offre molto più supporto rispetto agli slip standard. MRU, oppure Underwear for Men, utilizza un sistema di cordino per creare una tasca che può essere regolata per fornire diversi gradi di supporto a seconda delle esigenze dello sport e di chi lo indossa

Offerte rispettose dell'ambiente

Perofil è un produttore di biancheria intima di qualità che offre soluzioni che combinano tradizione e innovazione. I pantaloncini X touch push up sono completamente biodegradabili in quanto costituiti da cellule estratte da legno di faggio, quindi di origine completamente naturale

"Offerte "Made in Italy

Ci sono molti piccoli negozi o marchi che offrono biancheria intima prodotta in Italia.

5.1 Regolamento

Norme di etichettatura  

Secondo il ministero dello Sviluppo Economico, il settore tessile e dell'abbigliamento è disciplinato dal regolamento europeo n. ****/****, che stabilisce norme in materia dell'etichettatura dei prodotti tessili. Nel Regolamento (***) n. ****/**** non ci sono altri obblighi di informazione oltre a quello di indicare sull'etichetta la composizione fibrosa dei prodotti tessili come le taglie dei vestiti, le istruzioni per la cura, il paese di origine. Tuttavia, alcune delle informazioni non previste dal regolamento possono essere richieste da altre normative comunitarie o dagli Stati membri. Quando le informazioni non sono obbligatorie, ad esempio il paese di origine, gli operatori economici possono divulgare le informazioni su base volontaria, purché non siano false o fuorvianti per i consumatori.

Norme di sicurezza e ambientali I prodotti tessili devono essere conformi alle disposizioni della legislazione generale dell'UE sui beni di consumo, come ad esempio

la Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (***), che stabilisce requisiti generali di sicurezza per tutti i prodotti immessi sul mercato a beneficio dei consumatori il regolamento REACH (***) il regolamento sui biocidi (***) Regolamento (***) n. ***/**** relativo agli inquinanti organici persistenti.

6.1 Segmentazione

• Pompea
• CSP International
• Giorgio Armani
• Hollister
• H&M Groupe
• Calzedonia Oniverse
• PVH