Contenuto dettagliato dello studio di mercato
Informazioni
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Riepilogo ed estratti
1 Synthèse du marché
1.1 Introduzione
Il mercato dell'allevamento di ovini e caprini in Italia comprende l'industria che si occupa della produzione di carne, latte e altri prodotti derivati da pecore e capre. I prodotti di questo settore possono essere divisi in:
- Carne: Allevamento di ovini e caprini per la produzione di carne di agnello e capra.
- Prodotti lattiero-caseari: Produzione di latte di pecora e capra, formaggi di pecora e capra.
- Lana: Raccolta di lana dalle pecore per la produzione di tessuti e filati.
L'allevamento caprino in Italia ha subito alti e bassi nel corso della storia, con momenti di apprezzamento e declino da parte degli allevatori e dei consumatori. Durante l'epoca romana, la capra era molto apprezzata, ma successivamente l'attenzione si spostò verso la pecora a causa del valore economico della lana. Dopo la caduta dell'Impero romano, l'allevamento caprino diminuì e subì ulteriori difficoltà durante il periodo medievale e il ventennio fascista. Negli anni '70, l'allevamento caprino sperimentò un forte calo, ma successivamente ha registrato una ripresa grazie alle sue potenzialità di adattamento e alla selezione di razze specializzate. [Santanna]
In Italia, gli ovini si sono diffusi maggiormente nelle regioni meridionali e insulari (rispettivamente 20% e 53% circa) in quanto, sono in grado di massimizzare le produzioni anche in condizioni pedoclimatiche avverse. Il maggior numero di capi ovini allevati è detenuto dalla Sardegna (3.301.837), con a seguire Sicilia (906.069), Lazio (743.823) e Toscana (422.734). [Ruminantia]
Il mercato globale dei prodotti lattiero-caseari a base di latte di capra dovrebbe raggiungere un valore di 17,95 miliardi di dollari entro il 2030 e si prevede che cresca a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 4,7% dal 2023 al 2030. [Grandviewresearch]
Questo studio si concentra sul mercato dell'allevamento di ovini e caprini in Italia. Per informazioni su mercati correlati, come l'allevamento bovino o suino, si consiglia di consultare gli specifici studi disponibili nel catalogo di Businesscoot.
1.2 Il mercato globale
Mercato prodotti lattiero-caseari di capra
La dimensione del mercato globale dei prodotti lattiero-caseari di capra è stata stimata a **.** miliardi di dollari nel **** e si prevede che crescerà ad un tasso annuale composto (***) del *.*% dal **** al ****.
La crescita risulta guidata dall'aumento della popolazione intollerante al lattosio e della popolazione infantile, dalla crescente attenzione alla salute e dagli sviluppi tecnologici. Infatti, il latte di capra è una ricca fonte di proteine, più semplice da digerire e incorpora un minor rischio di allergie poichè ha un contenuto di lattosio inferiore.
Il segmento del latte liquido ha rappresentato il **.*% della quota del fatturato globale nel ****. Allo stesso tempo, si prevede che il segmento del latte in polvere crescerà ad un CAGR del *.*% nel periodo di previsione.
A livello territoriale, l'Asia-Pacifico ha dominato il mercato rappresentando una quota del **.*% delle entrate globali nel ****. India, Pakistan, Bangladesh e Cina sono i maggiori produttori e consumatori di latte di capra al mondo. L'India, in particolare, è al primo posto nella produzione, con circa il **% della produzione globale. Secondo l'NCBI, circa il **% delle capre si trova nell'area dell'Asia-Pacifico.
Mercato globale prodotti lattiero-caseari di capra Mondo, ****-****, in miliardi di dollari grandviewresearch.com
Mercato degli allevamenti di ovini e caprini Per ...
1.3 Il mercato italiano
Secondo i dati del censimento dell'Anagrafe Nazionale Zootecnica al ** dicembre **** sul territorio nazionale risultano presenti circa *.* milioni di capi, di cui poco più di * milione di caprini e circa *.** milioni di ovini.
Sia nel caso degli ovini che dei caprini si nota una tendenza in diminuzione, più marcata per quanto riguarda il numero di pecore.
Patrimonio ovino Italia, ****-****, in milioni di unità ersaf.lombardia.it ismeamercati.it
Patrimonio caprino Italia, ****-****, in milioni di unità ersaf.lombardia.it ismeamercati.it
Anche il numero degli allevamenti risulta in diminuzione costante nel corso degli ultimi anni in Italia, nel **** risultano ***.*** allevamenti. Di questi solo il *% è costituito da allevamenti di grandi dimensioni (***), ma contengono la metà dei capi complessivamente allevati.
Nel **** si è ridotto anche il numero di capi avviati al macello (***) . La produzione di carne, invece, è rimasta sostanzialmente invariata, segnale di un progressivo orientamento verso capi più pesanti e di una lieve, ma interessante destagionalizzazione dei consumi.
Evoluzione delle consistenze degli allevamenti ovicaprini Italia, ****-****, in numero ismeamercati.it
1.4 Import-Export
Al fine di analizzare gli scambi commerciali relativi al settore degli allevamenti ovini e caprini, si considera in primo luogo l'import-export delle carni ovine e caprine e, in seguito, si fa riferimento alla commercializzazione estera dei capi di bestiame vivi.
Carne ovina e caprina
Per quanto riguarda l'Import-Export della carne ovina e caprina si fa riferimento al codice HS ****: carne di pecora o capra, fresca refrigerata o congelata. Osservando il grafico di seguito risulta evidente che l'Italia sia prevalentemente un importatore di carne di pecora e capra, come si nota anche dal basso indice di copertura, il quale, tuttavia, tende ad aumentare dal ****, con un aumento delle esportazioni maggiore rispetto alle importazioni.
Import-Export di carne ovina e caprina Italia, ****-****, milioni di dollari comtradeplus.un.org
A livello di importazioni di carne ovina e caprina, Francia e Spagna cosituiscono i principali fornitori, rappresentando in maniera aggregata quasi la metà delle importazioni estere. Principali Paesi di provenienza dell'import di carne ovina e caprina Italia, ****, % comtradeplus.un.org
Per quanto riguarda le esportazioni di carne, queste sono destinate prevalentemente verso la Spagna, con il **% dell'export totale. Principali destinazioni dell'export di carne ovina e caprina Italia, ****, % comtradeplus.un.org
Capi di bestiame
In ...
1.5 L'impatto del conflitto russo-ucraino
La scoppio della guerra in Ucraina ha impattato fortemente sugli allevamenti italiani: nel I semestre **** si è registrato un aumento dei costi di produzione del ***% rispetto al ****. L'impatto medio aziendale nazionale stimato è di **.*** €, mentre per gli allevamenti da latte è salito addirittura a **.*** €. Tali aumenti sono legati all'eccezionale rincaro (***).
(***)
I prezzi all’origine degli agnelli nelle settimane precedenti la Pasqua **** sono progressivamente aumentati raggiungendo la quotazione massima di *,** €/kg peso vivo per la categoria kg *-**, che, pur risultando più basso rispetto alla stessa fase della campagna precedente (***), è da considerarsi nettamente superiore rispetto a quanto si verificava due anni fa. Più intenso il calo registrato dalla categoria degli agnelli di **-** kg, che, avendo toccato il livello di *,** €/kg peso vivo, ha segnato un -*,*% rispetto alla Pasqua ****. Nonostante il calo rispetto all’annata precedente, i prezzi degli agnelli sono assestati su livelli elevati, non solo a causa della ridotta offerta ma anche sotto la spinta dei maggiori costi di produzione, soprattutto con riferimento alle materie prime impiegate nell’alimentazione del bestiame.
Sul fronte delle carni, i prezzi hanno raggiunto ad aprile **** il picco massimo degli ultimi cinque anni arrivando a toccare i **,** €/Kg, mettendo a segno un incremento anche rispetto alla ...
2 Analyse de la demande
2.1 La domanda in Italia
I consumi domestici di carni ovicaprine risultano ancora fortemente influenzati da una stagionalità concentrata in due momenti dell’anno in coincidenza con le festività natalizie e pasquali e continuano a rappresentare una nicchia rispetto al paniere complessivo delle carni fresche totali acquistate dalle famiglie italiane, con una quota pari ad appena il *%. Nel **** è proseguita la flessione dei consumi (***), confermando la dinamica negativa degli ultimi cinque anni. Nel **** il prezzo medio al consumo ha segnato nel complesso un +**,*%, con forti oscillazioni nel corso dell’anno che hanno progressivamente incorporato l’aumento generalizzato dei costi di produzione.
Ripartizione percentuale sui consumi di carne per tipologia Italia, ****, % ismeamercati.it
Per quanto riguarda la spesa media familiare mensile in riferimento alla carne ovina e caprina si può osservare una tendenza in crescita che si interrompe nel ****, dove vi è una flessione evidente in concidenza con il periodo della pandemia. Nel **** la spesa torna a salire, comunque attestandosi ad un livello inferiore rispetto al periodo pre-pandemia.
Spesa media mensile familiare in carne ovina e caprina [***] Italia, ****-****, in euro correnti istat.it
2.2 I driver della domanda
Proprietà e benefici carne ovina
La carne di pecora contiene una buona quantità di ferro, proteine fondamentali per il trasporto dell’ossigeno a organi e tessuti, potassio invece per consentire il funzionamento dei muscoli, del cuore e per la trasmissione degli impulsi nervosi.
Oltre all'elevata quantità di vitamine, la carne di pecora contiene una bassa percentuale di grassi e in ragione delle sue proprità il suo consumo viene consigliato all'interno di una dieta sana ed equilibrata.
Anche la carne di agnello è apprezzata per le sue proprietà e sostanze nutritive come ferro, zinco, proteine, selenio e niacina. Questo tipo di carne è anche ricco di Omega *, antiossidanti e acido folico.
(***)
Proprietà e benefici carne caprina
La carna di capra è una tipologia di carne molto magra, caratterizzata da un basso profilo lipidico, dovuto al fatto che le capre non hanno depositi di grasso inframuscolari. Inoltre, offre proteine di alto valore biologico ed è una buona fonte di ferro, zinco e potassio.
(***)
2.3 La distribuzione geografica della domanda
Per quanto riguarda la distribuzione regionale della spesa in carne ovina e caprina, i valori più elevati sono concentrati nel Sud e nelle Isole con una spesa media per famiglia di *.** €, a seguire vi è il Centro, con una spesa media di *.* € e infine, con i valori più bassi vi è il Nord con un valore di *.**€.
Produzione
Tali dati possono essere confrontati anche sul versante della produzione, la quale, infatti, risulta concentrata in * regioni e, in particolare, nelle Isole: in Sardegna si alleva poco meno della metà del patrimonio ovino nazionale (***), a seguire vi è la Sicilia con l'**% dei capi e poi, Lazio e Toscana con rispettivamente il *% e il *%
2.4 Nuove tendenze nella domanda
Carne coltivata
In ambito nazionale è stato approvato il disegno di legge che vieta la produzione e la vendita delle carni sintetiche e l’uso delle denominazioni legate alla carne per prodotti costituiti da alimenti vegetali. Tuttavia, la direzione italiana risulta molto criticata e non in linea con il resto dell'Europa. Oltre a una questione di contrasto con il diritto internazionale e le regole europee con un divieto “preventivo”, vale a dire introdotto prima che la produzione venga avviata in Europa, la discussione ruota attorno un mancato sviluppo economico per l'italia.
Questa misura potrebbe avere l' effetto negativo di rendere impossibile lo sviluppo di aziende italiane in un settore potenzialmente in grande crescita, capace di creare posti di lavoro e indotto economico. E ciò spingerà anche alla fuga ricercatori e ricercatrici che puntano a lavorare in questo ambito. Il settore che risulterebbe frenato dalla manovra è quello delle proteine alternative, che può offire un doppio vantaggio: da un lato non contribuisce all’allevamento e l’uccisione di animali, e dall’altro ha un ruolo importante nel ridurre le emissioni del settore alimentare.
Autorevoli studi, dimostrano che, in confronto alla carne bovina convenzionale, la carne a base cellulare potrebbe ridurre le emissioni fino al ...
3 Structure du marché
3.1 La struttura del mercato
La filiera ovicaprina si caratterizza per l’elevato numero di operatori nella fase agricola e da una dinamica strutturale orientata a una costante diminuzione degli allevamenti a causa del progressivo abbandono dell’attività da parte di aziende di ridotte dimensioni e meno competitive, confermata anche nel **** (***). In dettaglio, gli allevamenti ovicaprini attivi a fine **** sono stati ***.*** e in un solo anno sono sparite quasi *.*** aziende, dopo due campagne piuttosto critiche soprattutto sul fronte degli aumenti che hanno interessato i costi di produzione.
Osservando il grafico di seguito si può notare come ci sia stata una diminuzione progressiva sia del numero di allevamenti che del numero dei capi presenti. Più nel dettaglio,si è assistito ad un decremento del circa *.*% del numero di allevamenti nel **** rispetto al ****.
Evoluzione del numero di allevamenti e di capi Italia, ****-****, in numero ismeamercati.it
La distribuzione degli allevamenti e capi per classe di consistenza mette in evidenza il fenomeno per cui la maggior parte degli allevamenti italiani risultano di piccole dimensioni, ma la maggior parte dei capi di bestiame è concentrata negli allevamenti di dimensioni maggiori. Ad esempio, negli allevamenti con consistenza dioltre *** è concentrato il **% dei capi di bestiame. Distribuzione allevamenti e capi per classe di ...
3.2 La catena del valore
Si riportano di seguito i principali processi che generano valore nell'attività di allevamento di bestiame ovino e caprino.
3.3 La distribuzione
Per quanto riguarda i canali di vendita di carne ovicaprina, il supermercato resta il principale canale di acquisto con il **% degli acquisti totali.
Una quota importante è rappresentata anche dal settore tradizionale che assorbe un quinto della domanda, ma nel **** risulta aver perso più quote, con una riduzione degli acquisti di oltre il **%.
Anche nel settore delle carni è in atto una trasformazione digitale che sta coinvolgendo i modelli di business tradizionali e i negozi fisici, dunque risulta fondamentale che sia la GDO che il canale tradizionale delle macellerie perseguano una strategia competitiva anche nel canale digitale. La vendita di carne online è già una realtà e vi sono alcune società che ne fanno il proprio modello di business principale.
(***)
Quota acquisti per canale distributivo Italia, ****,% ismeamercati.it
3.4 I principali attori
Si riportano di seguito le principali aziende che si dedicano all'allevamento di ovini e caprini, individuate grazie al codice ATECO di riferimento **.**.
SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA PRODUTTORI LATTE MAIELLETTA: il caseificio Majeletta produce lattici ottenuti con latte proveniente da allevamenti abbruzesi. I prodotti sono preparati con latte proveniente da allevamenti selezionati e controllati. Nell'offerta rientra il caciocavallo, mozzarella fior di latte, ricotta e caciotta.
IL CARRO S.R.L: la struttura si compone di un'area zootecnica, di un opificio adibito alla trasformazione del latte e alla stagionatura dei formaggi e di un ampio punto vendita dove poter acquistare e degustare i diversi prodotti. L'attività principale risiede nella coltivazione della terra e nell''allevamento di capre con attitudine alla produzione di latte per la trasformazione. La sede si trova a Putignano, in provincia di Bari.
CARMASCIANDO SOCIETA' AGRICOLA S.R.L: nasce nel **** all'interno di un casale recuperato, i * ettari dell'azienda si trovano a *** metri di altitudine,in una zona favorevole al benessere animale ed ad una produzione casearia pregiata. Si occupa di trasformazione del latte crudo, controllando tutta la filiera: allevamento, produzione e affinamento.
SOCIETA' AGRICOLA BAGAGGERA S.R.L: azienda agricola situata nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, ...
4 Analyse de l'offre
4.1 Analisi dell'offerta
Tipologie di razze ovine
Le razze ovine vengono classificate in base alla loro attiturine. Esistono infatti, razze più adatte alla produzione di latte, razze più adatta alla produzione di carne e razze che possono avere entrambe le caratteristiche di produzione. In Italia, circa il **% degli allevamenti ovini sono destinati alla produzione di latte, mentre quelli che hanno come unico scopo produttivo la carne sono poco numerosi.
(***)
Tipologie di razze caprine
Nel caso delle razze caprine, ce ne sono alcune più adatte alla produzione di carne e altre più adatte alla produzione di latte, si riportano di seguito le principali.
(***)
4.2 I prezzi
Nel **** il prezzo medio al consumo ha segnato nel complesso un +**.*%, con forti oscillazioni nel corso dell'anno che hanno incorporato progressivamente l'aumento generalizzato dei costi di produzione.
Nel I trimestre **** si è attenuata la spinta sui prezzi, anche come conseguenza di una maggiore pressione di prodotto estero e i volumi esitati nel canale retail nel periodo pre-pasquale sono stati superori a quelli dell'anno precedente (***).
Tuttavia, come si nota dall'andamento dei prezzi riportati di seguito, la tendenza di lungo periodo dopo il I trimestre risulta in crescita. In tal caso di tratta di prezzi più vicini al lato produttivo, ma è chiaro che i prezzi al consumo seguano di riflesso l'andamento dei prezzi alla produzione.
Prezzi medi all'origine di agnelli e pecore Italia, settembre ****-ottobre ****, €/Kg ismeamercati.it
Osservando l'indice dei prezzi al consumo si nota una tendenza in crescita, con un picco registrato ad aprile ****. In via generale i prezzi risultano più bassi rispetto al ****, pur attestandosi su livelli elevati per via dei maggiori costi di produzione.
Indice dei prezzi al consumo di carne ovina e caprina [***] Italia, gennaio ****-ottobre ****, in euro correnti (***) istat.it
4.3 Nuove tendenze dell'offerta
Crisi climatica e allevamenti
La crisi climatica mette a dura prova i sistemi agro-zootecnici italiani con modalità che dipendono prevalentemente dal loro livello di intensificazione e dai sistemi foraggeri, con differenze che riguardano le aree di pianura irrigua e le aree collinari e montane, con la perdita in entrambi i casi dell’integrazione tra sistemi colturali orticoli e cerealicoli con la zootecnica. Inoltre, nei sistemi intensivi la forte dipendenza dalle materie prime di provenienza estera espone a notevoli incertezze associate alla combinazione degli effetti del cambiamento climatico e delle crisi internazionali. In questo quadro, in un prossimo futuro sarà necessario sviluppare nuovi sistemi foraggeri e di gestione dei prati e dei pascoli, usando anche tecnologie digitali, la precision farming e la precision livestock farming. Queste tecniche innovative potranno contribuire a rendere più sostenibili i sistemi intensivi, soprattutto se integrati con principi di economia circolare che consentano di gestire l’acqua e i nutrienti in modo da minimizzare i rilasci nell’ambiente, aumentando l’efficienza d’uso delle risorse e permettendo, in ultima analisi, una efficace risposta adattativa dei sistemi agro-zootecnici alle sfide del cambiamento climatico.
Nuovi obiettivi nell'alimentazione animale
La nuova politica agroalimentare Farm to Fork è un elemento centrale del Green ...
5 Règlementation
5.1 La legislazione
Ambito nazionale
Nel nostro Paese la protezione degli animali in allevamento è sancita dal d.lgs *** del **** in attuazione della Direttiva **/**/CE.
Il bagaglio normativo nazionale ha consentito di compiere un importante passo in avanti eticoculturale, poiché è stato riconosciuto l’obbligo di fornire agli animali allevati per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli, ricoveri , cure ed alimentazione adeguate ai propri fabbisogni fisiologici ed etologici, nonché libertà di movimento, illuminazione, temperatura e tasso di umidità consoni all'animale. In aggiunta a quanto previsto dal legislatore europeo, con il d.lgs *** l’Italia ha previsto anche prescrizioni specifiche per la protezione degli animali allevati per il solo valore della pelliccia, ai quali devono essere garantiti spazi precisi per l’allevamento e lo svezzamento e la possibilità di essere allevati a terra in recinti dotati di arricchimenti che rendano l'ambiente idoneo alle loro necessità.
Contesto europeo
In Europa avranno una grande importanza il Green Deal e la riforma PAC che l’Unione europea intende adottare a partire dal ****-****, con una transizione dal paradigma produttivistico delle origini a quello multifunzionale. Questo passaggio configura le misure di sostegno e protezione delle produzioni agricole secondo canoni e modalità che non pregiudicano ...
6 Positionnement des acteurs
6.1 La segmentazione
- SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA PRODUTTORI LATTE MAIELLETTA
- IL CARRO S.R.L
- CARMASCIANDO SOCIETA' AGRICOLA S.R.L
- SOCIETA' AGRICOLA BAGAGGERA S.R.L
- CEREAL LATTE KR - SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA
- CAMPIDANO AGROZOOTECNICA SOCIETA' AGRICOLA A R.L.
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