Contenuto dettagliato dello studio di mercato

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Riepilogo ed estratti

1 Synthèse du marché

1.1 Introduzione

Per moda sostenibile si intende l'offerta di prodotti tessili e abbigliamento che sono realizzati con un'attenzione particolare all'impatto ambientale, alla responsabilità sociale e all'etica nel processo di produzione.

Il mercato della moda sostenibile in Italia comprende una vasta gamma di offerte e prodotti, tra cui abbigliamento realizzato con tessuti organici o riciclati, prodotti realizzati secondo principi di economia circolare, abbigliamento realizzato da marchi che promuovono la trasparenza e l'equità nella catena di approvvigionamento, accessori sostenibili come borse e calzature realizzate con materiali eco-friendly, prodotti realizzati da aziende che adottano pratiche di produzione a basso impatto ambientale e rispettano i diritti dei lavoratori.

Il movimento della moda sostenibile ha avuto origine con il movimento ambientalista moderno e il libro "Silent Spring" di Rachel Carson nel 1963. Questo ha sollevato l'attenzione sull'inquinamento associato all'industrializzazione, un tema ancora rilevante nell'ambito dell'impatto ambientale e sociale della moda. Negli anni '90, i temi ambientali sono entrati nel dibattito della moda e dei tessuti, con aziende come Patagonia ed ESPRIT che hanno iniziato a integrare preoccupazioni ambientali nelle loro attività. Hanno commissionato ricerche sugli impatti delle fibre utilizzate, conducendo valutazioni del ciclo di vita e cercando alternative sostenibili, come nel caso del cotone. Negli anni successivi, il movimento della moda sostenibile si è esteso a molti altri marchi, ogniuno con un'agenda specifica e una propria storia, politica e dinamiche. [Algonatural]

Gli attori chiave in questo settore includono marchi e designer che si dedicano alla moda sostenibile, associazioni e organizzazioni che promuovono la sostenibilità nella moda, enti di certificazione e organismi di regolamentazione.

Il mercato globale della moda sostenibile è stato valutato a 7.548,2 milioni di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà gli 11.120 milioni di dollari nel 2027 con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) pari all'8,0% dal 2022 al 2027 (thebusinessresearchcompany)

Questo studio si focalizzerà sugli aspetti economici e strutturali del mercato della moda sostenibile in Italia, per informazioni su altri settori legati all'abbigliamento si rimanda agli studi specifici disponibili nel catalogo Businesscoot.

1.2 Il mercato globale

Il mercato globale della moda sostenibile è stato valutato a *.***,* milioni di dollari nel **** e si prevede che raggiungerà gli **.*** milioni di dollari nel **** con un tasso di crescita annuo composto (***) pari all'*,*% dal **** al ****.

Valore del mercato della moda sostenibile Mondo, ****-****, milioni di dollari thebusinessresearchcompany

Nel **** la quota di mercato dell'abbigliamento sostenibile è pari al *.*%. Tuttavia, grazie al crescente interesse in materia di sostenibilità e di responsabilità sociale delle attività industriali, entro il **** è prevista una crescita della quota di mercato fino al *.*%. (***)   Nel ****, attraverso il conteggio delle ricerche online, il Regno Unito risulta essere il paese più interessato alla moda sostenibile con ***.** ricerche ogni ***.*** abitanti. Seguono Irlanda, Nuova Zelanda, Islanda e Australia. 

  Ricerche online per abbigliamento sostenibile Mondo, ****, n°/***.*** abitanti jewellerybox  

1.3 Il mercato italiano

Nel **** il mercato della moda in Italia vale ** miliardi di euro. Se si considera il solo compartimento dell'abbigliamento il valore si attesta a ** miliardi di euro. Tra il **** e il **** è prevista una crescita del mercato dell'abbigliamento ad un tasso annuo composto (***) pari al *,*%. 

Valore del mercato dell'abbigliamento Italia, ****-****, miliardi di euro Globaldata

Per quanto riguarda il settore della moda sostenibile non sono disponibili dati che quantifichino il valore del mercato. Tuttavia, pare lecito presupporre una crescita di questo settore nei prossimi anni alla luce delle previsioni riguardanti il mercato dell'abbigliamento in Italia e del mercato della moda sostenibile a livello mondiale. A supporto di quanto appena detto, tra il **** e il **** le vendite on-line di capi d'abbigliamento sostenibile è aumentato del **% (***)Inoltre, l'importazione di tessuti sostenibili ottenuti dalla lavorazione del lino e della canapa, tra i più utilizzati nella produzione di capi d'abbigliamento sostenibili, sono in aumento negli ultimi anni. Tra il **** e il **** l'import del tessuto di lino è cresciuto del **% mentre quello del tessuto di canapa del ***.*%. 

1.4 Import - Export

Al fine di analizzare gli scambi commerciali dell'Italia nel settore della moda sostenbile si è deciso di prendere in considerazione le importazioni e le esportazioni dei principali tessuti utilizzati in questo ambito: lino, cotone e canapa. 

Per quanto riguarda il lino, fino al **** l'indice di copertura delle esportazioni faceva emergere una condizione di avanzo commerciale per l'Italia. Nel ****, un aumento delle importazioni su base annua del **.*%, a fronte di una stabilità delle esportazioni nel medio periodo, ha comportato il passaggio per l'Italia da esportatrice netta ad importatrice netta. 

Import - export tessuto di lino Italia, ****-****, milioni di dollari UN Comtrade 

In merito al tessuto ottenuto dalla canapa, questo rappresenta il mercato meno sviluppato tra i tre presi in esame. Tra il **** e il **** l'Italia è sempre stata importatrice netta, come testimoniato dall'indice di copertuare sempre inferiore ad * nel periodo considerato.    Import - export tessuto di canapa Italia, ****-****, milioni di dollari UN Comtrade   Infine, la bilancia commerciale del tessuto di cotone pende nettamente dalla parte delle importazioni durante l'intero periodo ****-****, con un valore commerciale doppio rispetto alle esportazioni nel ****.    Import - export tessuto di cotone Italia, ****-****, milioni di dollari UN Comtrade   La Cina è il principale paese da cui l'Italia importa ...

1.5 L'impatto del conflitto russo-ucraino

Lo scoppio del conflitto russo-ucraino nel febbraio del **** ha comportato, tra le altre cose, un aumento generale dell'indice dei prezzi al consumo. Il settore dell'abbigliamento non è esente dal movimento inflazionistico dell'ultimo anno e ad agosto del **** l'indice dei prezzi al consumo è pari a ***. Questo significa che i prezzi sono aumentati del *% rispetto al **** e del *% rispetto a gennaio ****. 

Indice dei prezzi al consumo dell'abbigliamento per l'intera collettività Italia, ****-****, base ****=*** ISTAT

  

Allo stesso tempo, la produzione del settore tessile ha registrato un generale aumento dei prezzi. Considerando il solo mercato italiano, l'indice dei prezzi per l'industria tessile è cresciuto di **.* punti tra gennaio **** e giugno ****. Rispetto al ****, i prezzi sono cresiucti del **.*%.    Prezzi alla produzione dell'industria tessile Italia, ****-****, base ****=*** ISTAT   Anche per il mercato europeo è possibile notare un incremento dei prezzi alla produzione per il settore tessile. Tra gennaio **** e giugno **** l'indice dei prezzi è cresciuto di **,* punti. Rispetto al ****, l'aumento è pari a +**,*%. 

  Prezzi alla produzione dell'industria tessile Italia, ****-****, base ****=*** ISTAT

Nell'insieme, il prezzo alla produzione dell'industria tessile in Italia è cresciuto di **,* punti rispetto a gennaio ****. Rispetto al **** il prezzo di produzione è cresciuto del **.*%. 

  Prezzi all produzione dell'industria tessile Italia, ****-****, base ****=*** ISTAT  

2 Analyse de la demande

2.1 La domanda in Italia

 Tra il **** ed il **** la spesa media mensile delle famiglie italiane per l'acquisto di abbigliamento è calata del **.*%. Nel **** si registra il dato più basso come conseguenza dello scoppio della pandemia mentre nel **** è possibile notare un incremento della spesa del **.*% su base annua.

  Spesa media mensile per abbigliamento Italia, ****-****, euro ISTAT  

Sempre tra il **** e il ****, la quota di famiglie che dichiara di diminuire l'acquisto di abbigliamento rispetto all'anno precedente è aumentata del *.*%. La quota di coloro che dichiarano di non aver modificato le proprie abitudini di acquisto risulta in crescita fino al ****, quando raggiunge il **% degli intervistati contro il **.*% di coloro che limitano la spesa. Tuttavia, nel **** le quota di famiglie che limitano l'acquisto di abbigliamento risulta superiori del *.*%. 

  Abitudine di spesa delle famiglie per abbigliamento Italia, ****-****, % ISTAT   Per quanto riguarda la moda sostenibile, nel **** il **% e il il **% dei consumatori è stato influenzato rispettivamente dall'etica e dalle condizioni di lavoro offerte dei diversi brand d'abbigliamento. Inoltre, il **% dei consumatori italiani dichiara di fidarsi "molto" (***).    Principali requisiti dell'abbigliamento sostenibile per i consumatori Italia, ****, % Fashionunited  

2.2 I driver della domanda

I principali driver della domanda di capi di abbigliamento sostenibili in Italia sono:

Sostenibilità ambientale i tessuti sostenibili vengono prodotti senza l'utilizzo di pesticidi e agenti chimici dannosi per l'ambiente. minor utilizzo di risorse. Il settore della moda è responsabile del **% dello spreco mondiale di acqua ogni anno.  minor inquinamento durante il processo di produzione. Il **% delle emissioni di Co* a livello globale è generato dal settore tessile. (***) Sostenibilità sociale: la moda sostenibile promuove un processo produttivo che rispetti l'etica e la salute dei lavoratori lungo tutta la filiera attraverso una corretta retribuzione e condizioni di lavoro che rispettino la dignità della persona.(***) Sostenibilità economica: i prodotti realizzati con fibre naturali come lino, cotone o canapa, seppure più costosi, risultano essere più resistenti rispetto alle fibre sintetiche. La maggiore durata dei prodotti sostenibili comporta un abbassamento del CPW (***) Tutela degli animali: l'industria del fast fashion è responsabile del **% dell'inquinamento degli oceani causato dalle microplastiche. La moda sostenbile non utilizza tinture e agenti tossici. (***)

2.3 La distribuzione geografica della domanda

Per visualizzare la distribuzione geografica della domanda è stata creata una mappa con la spesa media mensile per famiglia in abbigliamento per macroregione. Si ipotizza che la spesa per abbigliamento sostenibile sia in linea con la spesa per abbigliamento in generale. 

La spesa maggiore si registra nelle Isole, con una media mensile pari a €**.* per famiglia. Segue il Nord-Est con €**.** mensili, il Nord-Ovest con €**.**, al Sud le famiglie spendono in media €**.** al mese. Infine, il Centro presenta il dato più basso, con una media mensile di €**.** per famiglia. 

2.4 Nuove tendenze nella domanda

Il settore dell'abbigliamento sostenibile, in virtù della sua recente espansione, è continuamente sottoposto al flusso di nuovi trend. Negli ultimi anni, in particolare, è possibile riscontrarne alcuni: 

La produzione e commercializzazione di nuovi tessuti sostenibili come il Tencel, ottenuto dalla cellulosa, la fibra di bamboo e il poliestere ***% riciclato. La crescita del mercato di seconda mano: è prevista una crescita ** volte più veloce rispetto al mercato al dettaglio classico ed entro il **** questo mercato potrebbe valere *** miliardi di dollari (***).  Upcycling: si tratta del recupero creativo di qualsiasi materiale, specialmente vestiti usati e rimanenze di magazzino che altrimenti andrebbero smaltiti. Alcune delle più prestigiose case di moda, come Prada, MiuMiu e Hermes, hanno lanciato collezioni basata su questa pratica. (***) Utilizzo dell'IA: l'impiego dell'intelligenza artificiale può ridurre le emissioni di un marchio fino al **% grazie alla realizzazione in digitale dei campioni e degli indumenti durante la fase di progettazione. (***) Fashion renting: è sempre più diffusa la pratica di noleggiare i vestiti esposti in vetrina anzichè procedere all'acquisto degli stessi. Tra il **** e il **** è prevista una crescita di questo mercato pari all'*,*%. (***)

Per quanto riguarda il mercato della moda "second-hand", nel **** l'abbigliamento di seconda mano rappresentava il *-*% del mercato dell'abbigliamento a livello mondiale. Entro la fine del ...

3 Structure du marché

3.1 La struttura del mercato

L'analisi della struttura del mercato della moda viene effettuata sulla base dei dati relativi al settore dell'industria tessile (***). Nello specifico, si evidenziano il numero di imprese attive in Italia, il numero di occupati nel settore e la forma giuridica delle imprese. 

Numero delle imprese:

Tra il **** e il **** il numero di imprese tessili in Italia è diminuito del **.*%. Il calo risulta costante durante tutto il periodo considerato. 

Numero imprese tessili Italia, ****-****, in numero ISTAT

Occupati:

 Tra il **** e il **** il numero di occupati nell'industria tessile è calato dell'*.*% in Italia. Il calo delle imprese unito al calo degli occupati indica un rallentamento del settore tessile in Italia.  

Occupati nell'industria tessile Italia, ****-****, in numero ISTAT

Forma giuridica:

Nel **** la forma giuridica dell'impresa individuale risulta essere la più diffusa nell'industria tessili, rappresentando il **.*% del totale. Seguono le S.R.L, le società in nome collettivo, le altre forme di impresa e infine le società per azioni.  Forma giuridica imprese tessili Italia, ****, % ISTAT  

3.2 Catena del valore

3.3 La distribuzione

Ingrosso: 

Nel **** sono presenti sul territorio italiano **.*** imprese dedite al commercio all'ingrosso di abbigliamento. Rispetto al **** il dato è in diminuzione, con un calo durante il periodo ****-**** pari al **.*%.

Imprese di commercio all'ingrosso di abbigliamento Italia, ****-****, in numero ISTAT

 Dettaglio: 

Per quanto riguarda la vendita al dettaglio, il calo degli esercizi specializzati tra il **** e il **** è evidente. In cinque anni il numero di imprese è calato del **.*%. 

  Imprese di commercio al dettaglio di abbigliamento Italia, ****-****, in numero ISTAT  

Nel **** gli esercizi specializzati nel commercio al dettaglio di abbigliamento sono **.***, con una prevalenza della categoria "imprenditore individuale, libero professionista e lavoratore autonomo" che compone il **,*% del totale. Seguono le S.R.L al **.*%, le società in accomodata semplice al *,*%, le società in nome collettivo al *.*% e le altre forme allo *.*%.    Forma giuridica imprese di commercio al dettaglio di abbigliamento Italia, ****, % ISTAT  

3.4 I principali produttori

Alcuni dei principali produttori italiani di abbigliamento ***% sostenibile sono: 

Womsh: nata nel ****, questa azienda è specializzata nella produzione di calzature. Tra gli obiettivi dell'azienda figura la compensazione delle emissioni e l'utilizzo di energià rinnovabile fino al ***%. Per la produzione delle calzature viene utilizzato, tra gli altri, un materiale ottenuto dalla miscelazione della fibra di mela con il poliuretano. 

Rebello: fondata nel ****, è stata tra le prime aziende italiane del settore ha comprendere le potenzialità della moda sostenibile. Si oppone fermamente all'industria del fast fashion e adotta materiali sostenibili di prima qualità come eucalipto, faggio, PET ***% riciclato e cashmere. 

Casagin: fondata nel **** a Milano, inizia il proprio percorso come azienda di intimo femminile ma ben presto amplia la produzione anche ad altri capi di abbigliamento. Nel **** viene nominata "Startup più innovativa del ****" dal MiT Technology Review di Boston e oggi conta più di ** negozi in tutta Italia e nel mondo. 

Opera Campi: viene fondata nel **** a Parma e riprende la lunga tradizione emiliana della lavorazione della canapa. La produzione è incentrara sulla maglieria e i tessuti utilizzati sono principalmente fibra canapa, lanapa (***) e herotex, una fibra di canapa elsasticizzata. 

Rifò: fondata nel ****, questa azienda unisce economica circolare, artiginalità e moda sostenibile. L'obiettivo alla base di ...

4 Analyse de l'offre

4.1 Tipologia dell'offerta

La moda sostenibile pone l'attenzione sull'intera filiera di produzione, dalla materia prima al confenzionameno del prodotto finito. L'obiettivo del sustainable fashion è quello di promuovere un mercato attento alle esigenze non solo della societtà intesa come insieme di consumatori bensì della comunità e dell'ambiente. I capisaldi di questo settore riguardano la promozione dell'occupazione femminile, la giustizia sociale dei lavoratori e la ridefinizione di un processo produttivo divenuto troppo veloce e non curante dell'ambiente.(***)

L'offerta di abbigliamento sostenibile può essere suddivisa in tre categorie sulla base del tessuto utilizzato: 

tessuto riciclato: i tessuti sintetici vengono riportati alla loro composizione originaria attraverso un processo di depolimerizzazione e grazie alla loro natura conservano le loro qualità. Sono state create delle certificazioni come la Global Recycled Standard al fine di garantire che la fibra venduta provenga effettivamente da materiale riciclato e non vergine. Tra i più impiegati possiamo trovare il nylon riciclato (***) e il poliestere riciclato.  tessuto rigenerato: vengono impiegati nel processo produttivo materiali che provengono dalla raccolto di abiti dismessi, da oggetti post-consumo provenienti da altri settori industriali o da scarti e rimanenze prodotti nei diversi stadi della filiera. Tra i più diffusi si possono trovare il cotone rigenerato e la lana rigenerata.  tessuto vergine: ...

4.2 I prezzi

Gli articoli d'abbigliamento prodotti con materiali sostenibili costano in genere da * a * volte in più rispetto a quelli delle catene di fast fashion. Il più alto costo della moda sostenibile trova giustificazione in diversi fattori: 

Alta qualità dei tessuti  Ridotte dimensioni del mercato rispetto al fast fashion Costi da sostenere per le certificazioni  Ridotte dimensioni delle aziende e impossibilità di creare economie di scala Produzione non delocalizzata in paesi in via di sviluppo: stabilire la produzione in Italia comporta costi del personale più alti. 

4.3 Nuove tendenze nell'offerta

Le aziende stanno seguendo diverse strade al fine di garantire una maggiore sostenibilità lungo tutta la filiera. Una delle più recenti è quella del ritiro di vestiti usati da parte dei negozi in cambio dell'emissione di buoni validi per l'acquisto o codici sconto. Di seguito alcuni esempi: 

Patagonia: la linea sostenibile del brand passa anche per l'incoraggiamento rivolto a tutti i clienti a vendere, regalare o restituire presso gli store Patagonia gli abiti usati. Dal **** l'azienda ha riclato ** tonnellate di indumenti (***) The North Face: i clienti che restituiscono capi d'abbigliamento usati  di qualsiasi marchio presso gli store The North Face ricevono in cambio un buono sconto pari a €** da utilizzare in negozio.  H&M: attraverso il programma "Garment Collecting" si incoraggiano i clienti a restituire prodotti tessili di qualsiasi tipo e stato di usura (***) in cambio di un buono sconto pari a €*. Gli indumenti in condizioni idonee all'immissione in commercio vengono messi in vendita nei reparti di seconda mano mentre gli altri tessuti recuperati vengono indirizzati verso l'industria automobolistica e il ricavato viene donato in beneficienza.

5 Règlementation

5.1 La legislazione

Il mercato dell'abbigliamento sostenibile è regolamentato da diverse leggi e normative sia a livello nazionale sia a livello europeo. Il quadro normativo è finalizzato a garantire: la sicurezza dei prodotti messi in commercio, la qualità dei tessuti utilizzati, il rispetto dell'ambiente durante l'intero processo produttivo. Alcune delle principali leggi e regolamentazioni per il mercato italiano sono: 

Regolamento (***) ****/****: definito regolamento "REACH", la presente normativa si occupa della registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche.  Regolamento UE ****/****: relativo alle denominazioni delle fibre tessili e all'etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili.  Direttiva ****/***/CE: stabilisce un quadro per la progettazione ecocompatibile nei prodotti tessili. Decreto legislativo n. ***/****: istituisce l'obbligo di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti tessili.  Regolamento UE ***/****: istituisce un quadro che favorsice gli investimenti sostenibili.  Legge n°*** del ****: l'articolo ** del Collegato Ambientale istituisce uno strumento certificativo relativo alle performance ambientali basandosi sulla quantificazione degli impatti basata sul Lifecycle Assessment (***). 

6 Positionnement des acteurs

6.1 Segmentazione

Italia: 

BRAND FATTURATO  WOMSH €**.****.*** (***) REBELLO €*.***.*** (***) CASAGIN €***.*** (***) OPERA CAMPI €***.*** (***) RIFO' €*.***.*** (***) KAMPOS €***.*** (***)               Estero:  BRAND FATTURATO PATAGONIA  $*.***.***.*** (***) TIMBERLAND  $*.***.***.*** (***) STELLA MCCARTNEY $**.***.*** (***) NANUSHKA $**.***.*** (***) G-STAR $***.***.*** (***) COG N/A MUDJEANS N/A

  • Kampos
  • Rifò
  • Opera Campi
  • Casagin
  • Rebello
  • Womsh
  • Patagonia
  • Timberland

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