Contenuto dettagliato dello studio di mercato
Informazioni
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Riepilogo ed estratti
1 Synthèse du marché
1.1 Introduzione
Il mercato dell'allevamento di suini in Italia è un settore di rilevante importanza all'interno dell'industria zootecnica nazionale, che consiste nella produzione e commercializzazione di suini per scopi alimentari.
Ci sono varie tipologie di allevamento di suini, una prima distinzione è quella tra allevamenti da riproduzione e da ingrasso, questi ultimi possono a loro volta essere distinti in intensivi, su paglia e all'aperto [Unina]:
- Da riproduzione
- Da ingrasso
- Intensivi
- Su paglia
- All'aperto
L'allevamento suino ha una lunga storia di interazione con gli esseri umani, come dimostrano i reperti fossili trovati in varie parti del mondo. In Italia, ls suinicoltura ha assunto un ruolo significativo nelle pratiche agricole, con la tradizione della suinocoltura emiliana che risale al Basso Medioevo. [Gransuinoitaliano]
Oggi, Gli allevamenti di suini in Italia sono circa 27 mila, ma se includiamo anche quelli familiari il numero sale a 115 mila. Il numero maggiore di strutture si concentra soprattutto in Campania, ma la produzione di tipo intensivo è concentrata in Lombardia, dove vengono allevati la metà di tutti i suini presenti nel territorio nazionale. Alla Lombardia segue, sempre per numero di strutture, il Piemonte, l’Emilia Romagna e il Veneto. Questi animali in Italia vengono spesso impiegati per la produzione di prodotti esportati in tutto il mondo, come prosciutti DOP, salumi e altri insaccati. [Essereanimali]
Tra il 2018 e il 2022 la produzione suinicola mondiale è passata da 113.1 milioni di tonnellate a 114.6 milioni di tonnellate segnando un crescita pari all'1.3%. In particolare, dopo il crollo registrato nel 2020 (-15.3% rispetto al 2018) la produzione suinicola mondiale mostra una crescita netta tra il 2020 e il 2022 (+19.6%). [Assica]
Questo studio si concentra specificamente sul mercato dell'allevamento di suini in Italia. Per informazioni dettagliate su mercati correlati, come l'industria dei salumi, si consiglia di consultare gli specifici studi disponibili nel catalogo di Businesscoot.
1.2 Il mercato globale ed europeo
Tra il **** e il **** la produzione suinicola mondiale è passata da ***.* milioni di tonnellate a ***.* milioni di tonnellate segnando un crescita pari all'*.*%. In particolare, dopo il crollo registrato nel **** (***).
Produzione suinicola Mondo, ****-****, in milioni di tonnelate Assica La Cina presenta il dato più alto in merito alla consistenza degli allevamenti suini: nel **** sono allevati in Cina ***.* milioni di suini. Seguono l'Unione Europea con ***.* milioni di capi, il Brasile con **.* milioni, la Russia con **.* e, infine, il Canada con **.* milioni di suini allevati. Primi * paesi per consistenza degli allevamenti suini Mondo, ****, in milioni di capi USDA Considerando la carne suina, il mercato mondiale nel **** è stimato a ***.** miliardi di dollari. Tra il **** e il **** è previsto un tasso di crescita annuale composto (***) pari al **.*% in virtù del quale il mercato potrebbe raggiungere e superare una valore complessivo pari *** miliardi di dollari.
Mercato della carne suina Mondo, ****-****, in miliardi di dollari Globenewswire
Europa
Nell'Unione Europea la consistenza degli allevamenti suini, determinata dal numero di capi d'allevamento, è in diminuzione. Tra il **** e il **** il numero totale di suini allevati è passato da ***.* milioni di capi a ***.* milioni di capi, segnando una contrazione del *.*% in tre anni. Patrimonio suinicolo Unione Europea, ****-****, in milioni di capi Assica Anche ...
1.3 Il mercato italiano
Tra il **** e il **** la consistenza degli allevamenti suini in Italia risulta in calo. Durante il periodo considerato il numero di capi è passato da *.** milioni a *.** milioni, segnando una contrazione del *.*%. Mentre tra il **** e il **** il dato registra una crescita (***) tra il **** e il **** questo registra un valo del *.*%. Consistenza degli allevamenti suini Italia, ****-****, in milioni di esemplari Istat Tra il **** e il **** il numero di capi di bestiame suino macellati è diminuito dell'*.*%, passando da **.** milioni di capi a **.** milioni di capi. Il calo si concentra in particolare tra il **** e il **** quando nell'arco di un anno il numero di capi macellati è calato del *.*% mentre negli anni successivi il dato annuale non subisce variazioni rilevanti. Capi di bestiame suino macellati Italia, ****-****, in milioni Istat A fronte di un calo dei capi di bestiame macellati, tra il **** e il **** il valore della produzione venduta di carne suina e preparazioni a base di carne suina si è mantenuta sostanzialmente costante. Nel **** si registra l'unica variazione degna di nota con una aumento del valore della produzione venduta pari al **.**% rispetto al ****; tuttavia, l'anno successivo, a causa dello scoppio della pandemia, il valore della produzione venduta è diminuito del **.*%.
Produzione venduta di carne di ...
1.4 Import - Export
In Italia, tra il **** e il **** circa il **% del consumo di carne suina è stato soddisfatto dalle importazioni. Infatti, nel periodo considerato il tasso di autoapprovvigionamento dell'Italia (***) è oscillato tra il **.*% nel **** e il **.*% nel ****, con un progressivo calo negli ultimi anni. Tasso di autoapprovvigionamento di carne suina Italia, ****-****, % IsmeaMercati L'analisi dei flussi commerciali in entrate e in uscita dall'Italia viene suddivisa per categoria di prodotto. In particolare, verranno analizzati i flussi commerciali di suini vivi e di carne di suino.
Suini vivi
Per quanto riguarda i suini vivi, l'Italia è definibile come un importatore netto. Tra il **** e il **** l'indice di copertura dell'Italia (***).
Import - Export di suini vivi Italia, ****-****, in milioni di euro UnComtrade
Le esigue esportazioni di suini vivi dell'Italia hanno come destinazione solo * paesi: Germania (***). Paesi di destinazione dell'export di suini vivi Italia, ****, % UnComtrade In merito all'importazione di suini vivi, l'Italia ha come partner commerciale unicamente paesi membri dell'Unione Europea. Danimarca (***). Le importazioni da altri paesi contribuiscono per il *.*% al totale. Principali paesi di provenienza dell'import di suini vivi Italia, ****, % UnComtrade Carne di suino Considerando l'import-export di carne suina, anche in questo caso l'Italia si posiziona come importatore netto, sebbene i valori dell'indice di copertura raggiungono in ...
1.5 Le conseguenze del conflitto russo-ucraino
Lo scoppio del conflitto russo-ucraino nel febbraio del **** ha comportato, tra le altre cose, un aumento generale degli indici dei prezzi. Il comparti relativi alla produzione suinicola e al consumo di carne suina non risultano esenti da tale aumento.
Per quanto riguarda l'indice dei prezzi al consumo di carne suina, tra gennaio **** e ottobre **** questo ha subito un aumento di ** punti. Nell'arco di ** mesi i pressi al consumo hanno subito un incremento pari al **%. Rispetto al **** il rincaro si attesta al **.*%.
Indice dei prezzi al consumo di carne suina Italia, ****-****, base ****=*** Istat
L'aumento dei prezzi al consumo non è altro che il riflesso dell'aumento dei costi di produzione. Per quanto riguarda la lavorazione e la conservazione della carne, tra gennaio **** e settembre **** l'indice dei prezzi alla produzione ha subito un aumento di ** punti, pari ad un aumento medio del **%. Pertanto, l'aumento dei costi di produzione è pari al doppio di quello dei prezzi al consumo. Rispetto al **** questo comparto ha subito un incremento dei costi pari al **.*%. Indice dei prezzi alla produzione per la lavorazione e la conservazione di carne, escluso volatili Italia, ****-****, base ****=*** Istat Dall'analisi del punto precedente emerge che i produttori italiani di carne suina importano una buona parte ...
2 Analyse de la demande
2.1 La domanda in Italia
Nel ****, la carne suina raccoglie il **% del consumo totale di carne degli Italiani. Le carne avicole risultano essere le più consumate (***) grazie soprattutto al peso ricoperto dal consumo di carne di pollo. Con il **% del totale dei consumi, la carne di origine bovina è la seconda più consumata dagli italiani. Ripartizione percentuale sui consumi di carne per tipologia Italia, ****, % IsmeaMercati Tra il **** e il ****, la spesa media delle famiglie per il consumo di carne suina è passato da ***.** euro all'anno a ***.** euro all'anno (***). Tuttavia, mentre tra il **** e il **** la spesa media è cresciuta del *.*%, tra il **** e il **** questa si è contratta del *.*%.
Spesa media annuale delle famiglie per il consumo di carne suina Italia, ****-****, in euro Istat
Il consumo pro capite di carne suina sembra seguire un andamento opposto rispetto a quello relativo alla spesa media delle famiglie. Tra il **** e il **** il consumo pro capite di carne suina è calato dell'*.*%. In questo caso, però, mentre tra il **** e il **** il consumo risulta in calo (***) tra il **** e il **** questo cresce del *.*%.
Consumo pro capite di carne suina Italia, ****-****, in kg IsmeaMercati Analizzando la spesa degli italiani tra il **** e il ****, la carne suina è l'unica tra le principali carni a presentare ...
2.2 I driver della domanda
Al fine di analizzare i driver della domanda di carne suina in Italia vengono considerati l'età e il genere dei consumatori.
Età
Il consumo di carne suina in Italia risulta fortemente correlato all'età dei consumatori. Come mostrato dal grafico sottostante, è possibile notare una riduzione del consumo di carne suina all'avanzare dell'età del soggetto. Nel ****, mentre il **.*% dei più giovani consumano carne di maiale almeno una volta a settimana, questa percentuale scende al **.*% tra gli over **.
Consumo di carne di maiale almeno una volta a settimana, ripartizione per fascia d'età Italia, ****, % Istat
Genere Il consumo di carne suina risulta poi correlata anche al genere del consumatore. Nel **** il **.*% degli uomini consuma settimanalmente carne suina mentre fra le donne la quota cala di * punti scendendo al **.*%. Guardando al medio periodo, tra il **** e il **** il consumo settimanale di carne suina si è ridotto di più fra gli uomini rispetto alle donne: tra i primi la quota di consumatori è passata dal **.*% al **.*% mentre tra le donne dal **.*% al **.*%. Persone di ** anni o più che consumano carne di maiale almeno una volta a settimana, ripartizione per genere Italia, ****-****, % Istat
2.3 Distribuzione geografica della domanda
Per analizzare la distribuzione geografica della domanda è stata creata una mappa con la percentuale di persone di * anni o più che consumano carne di maiale almeno una volta a settimana in ciascuna macroregione italiana.
Il Sud presenta il valore più alto: più della metà della popolazione (***) consuma settimanalmente carne di maiale. Seguono il Centro e le Isole, dove consumano carne di maiale almeno una volta a settimana rispettivamente il **.*% e il **.*% della popolazione. Poco distante in termini percentuali si posiziona il Nord-Est con il **.*% della popolazione. Infine, nel Nord-Ovest appena il **.*% della popolazione consuma settimanalmente carne di maiale.
3 Structure du marché
3.1 La struttura del mercato
Per analizzare la struttura del mercato dell'allevamento di suini vengono presi in considerazione il numero di allevamenti, il numero di capi di bestiame e la distribuzione geografica dei capi d'allevamento.
Tra il **** e il **** il numero di allevamenti di suini in Italia si è ridotto. Durante il periodo considerato il numero di allevamenti è passato da **.*** a **.***, segnando una contrazione del **.*%. Il trend risulta negativo durante l'intero periodo e la diminuzione degli allevamenti è costante tra un anno e l'altro.
Allevamenti di suini Italia, ****-****, in migliaia IsmeaMercati A differenza del numero di allevamenti, l'evoluzione della consistenza degli allevamenti suini risulta altalenante tra il **** e il ****. Durante il periodo considerato il numero di suini allevati è passato da *.** milioni a *.** milioni, con una diminuzione pari al *.*%. Tuttavia mentre tra il **** e il **** i suini allevati sono cresciuti dell'*.*% nei due anni successi questi si sono ridotti del *.*%.
Consistenza degli allevamenti suini Italia, ****-****, in milioni di esemplari Istat
Per quanto riguarda la composizione del patrimonio suinicolo italiano, nel **** i suini da ingrasso con peso superiore ai **kg rappresentano il **.*% del totale dei capi d'allevamento; seguono i lattonzoli con peso inferiore ai **kg pari al **.*% del totale. I capi di peso compreso tra i ** e i ...
3.2 La catena del valore
3.3 I principali attori
Di seguito viene proposto un elenco delle principali attività specializzate nell'allevamento dei suini:
Cooperativa Produttori Suini Pro Sus: fondata nel ****, è un'azienda italiana specializzata nella produzione di carni suine. L'azienda mira a fornire la massima qualità e servizio ai propri clienti, che includono industrie di trasformazione, grande distribuzione e consumatori finali. ProSus offre una vasta gamma di prodotti, come tagli anatomici, prosciutti freschi, e prodotti di terza e quarta gamma. Gestisce oltre **.*** ettari di terreni per la coltivazione di cereali per l'alimentazione dei suini, assicurando la tracciabilità dei mangimi e la sostenibilità della filiera. Inoltre, ProSus adotta rigorosi standard di qualità, igiene, sicurezza alimentare, e ambiente, implementando certificazioni come UNI EN ISO *****:**** e FSSC *****.
Azienda Agricola Filiera Uno s.r.l: fondata nel **** e situata nella Pianura Padana, l'azienda è specializzata nell'allevamento suinicolo. L'azienda risponde alla crescente richiesta di suini allevati in Italia secondo tradizione, utilizzando razze selezionate come Large White, Landrace e Duroc, che offrono tagli magri e ben formati. iliera Uno pone un'enfasi particolare sul benessere degli animali, garantendo negli allevamenti un ambiente adatto alle loro esigenze psicofisiche, includendo spazi adeguati, giochi, docce e zone di riposo, in conformità con gli standard italiani e regolamenti europei dedicati al benessere animale.
Società ...
3.4 La traformazione
Considerando il comparto della macellazione degli animali, esclusi i volatili, tra il **** e il **** il numero totale di aziende è passato da *.*** a *.*** segnando un diminuzione dell'*.*%. Dopo il calo registrato tra il **** e il **** (***) negli anni successivi il settore mostra segnali di ripresa, segnando un +*.*% tra il **** e il ****.
Imprese di produzione di carne non di volatili e di prodotti della macellazione (***) Italia, ****-****, in numero Istat
Di seguito viene proposto un elenco dei principali attori attivi nel comparto della macellazione e della produzione di prodotti della macellazione:
Martini Alimentare s.r.l: fondata nel ****, si è affermata come un'importante realtà nel settore agroalimentare. Specializzata nella produzione di carni, l'azienda si concentra principalmente su carni suine, di pollo e di coniglio, seguendo tutte le fasi dalla selezione all'allevamento fino alla macellazione e trasformazione. Nel ****, l'azienda ha inaugurato uno dei più grandi e moderni stabilimenti d'Europa per la produzione di prodotti innovativi e ricerca e sviluppo, rafforzando la sua posizione nel settore e espandendo le sue capacità produttive.
O.P.A.S Società Cooperative Agricola: fondata nel ****, ad oggi raccoglie il **% della suinicoltura italiana, evidenziando la sua significativa presenza nel settore. La cooperativa opera principalmente nella regione della "Pink Valley", che comprende la ...
4 Analyse de l'offre
4.1 Tipologia dell'offerta
Come è accaduto per altre specie animali, anche i suini hanno conosciuto una contrazione del numero di razze italiane a favore di quelle estere più produttive. Si è assistito nel corso degli anni ad una sostituzione delle numerose razze e popolazioni autoctone, come la Cinta Senese e la Casertana, con quelle migliorate di importazione come ad esempio la Large White e la Landrace. E sono proprio queste ultime due razze a farla da padrone nel panorama suinicolo italiano. In linea generale è possibile raggruppare tutte le specie in due macrocategorie:
Razze di suini pesanti: destinate generalmente alla produzione di salumi. Il peso varia dai *** Kg ai *** kg e vengono macellate intorno ai *-** mesi di vita. Razze di suini leggeri: destinate alla produzione di carne al consumo. Il maiale viene macellato quando raggiunge il peso di ** kg -*** kg, intorno ai *-* mesi d’età.
Le razze utilizzate per la produzione di suini pesanti sono:
Large White: è la specie più conosciuta ed apprezzata a livello mondiale per la significativa attitudine alla produzione di carne, le rese elevate in fase di macellazione, la precocità, la velocità di accrescimento e la prolificità. In Italia è la razza con più elevata consistenza e viene impiegata soprattutto per l’allevamento ...
4.2 I prezzi
L'analisi dei prezzi relativi all'allevamento dei suini viene suddivisa per ogni stadio della filiera: orgini, ingrosso, commercio al dettaglio.
Prezzi all'origine
Nel **** i prezzi all'origine per i suini di peso compreso tra **-*** kg e ***-*** kg hanno raggiunto rispettivamente *.** euro al kg e *.** euro al kg. Rispetto a gennaio **** i prezzi sono aumentati rispettivamente dell'**.*% e del **.*%. Tuttavia, è possibile evidenziare una discesa dei prezzi a partire da marzo ****.
Prezzo all'origine per i suini da macello Italia, ****-****, in euro/kg IsmeaMercati
Prezzi all'ingrosso Considerando due dei principali tagli di carne ricavati dalla macellazione dei suini, la coscia fresca e il lombo Taglio Padova, tra il **** e il **** è possibile evidenziare un aumento dei prezzi all'ingrosso pari rispettivamente al **.*% (***). Anche in questo caso a partire dal terzo mese del **** è possibile notare una diminuzione dei prezzi medi al chilo per i due tagli analizzati. Prezzo all'ingrosso per alcuni tagli di carne Italia, ****-****, in euro/kg IsmeaMercati
Prezzi al consumo Analizzando infine i prezzi dell'ultimo stadio della filiera, la vendita al dettaglio, è possibile notare anche in questo caso un aumento generale dei prezzi. Considerando l'indice dei prezzi al consumo per la carne suina, tra il **** e il **** questo è cresciuto di **.* punti, riflettendo un ...
4.3 Nuove tendenze dell'offerta: l'allevamento di precisione
La zootecnia di precisione (***) è l’applicazione di principi e tecniche dell’ingegneria di processo industriale all’allevamento, con il fine ultimo di monitorare, modellare e gestire la produzione animale. L’animale è quindi visto come “prodotto” e gli algoritmi raccolti da specifici sensori traducono le risposte misurate direttamente sull’animale o nell’ambiente in cui vive in indicatori chiave; gli output prodotti dalla tecnologia divengono presto informazioni utili per l’allevatore. La possibilità di fornire diete personalizzate e migliorare il controllo ambientale, migliorando la produttività e il benessere dell’allevamento, è data da una cura individuale degli animali. L’identificazione degli animali può essere attuata con metodi che hanno differenti principi di funzionamento:
raggi a infrarossi, che si basano su un esame ottico e prendono in considerazione la forma, la forma e il colore contemporaneamente; elettromeccanico, come l’impiego di onde acustiche di superficie; elettronici, per esempio utilizzando un microchip.
Alcuni dei principali utilizzi della zootecnica di precisione nella suinicoltura sono:
Monitoraggio dell'assunzione di acqua: il monitoraggio del consumo d’acqua, tramite specifici misuratori, è uno degli strumenti più semplici ed efficaci che l’allevatore possa utilizzare per monitorare il rendimento dei suoi animali. L’assunzione di acqua da parte dei suini può essere ...
5 Règlementation
5.1 La legislazione
Il mercato dell'allevamento e della macellazione dei suini, così come per altre specie animali, è regolamento da normativa e regolamenti europei e nazionali. Alcune delle principali leggi e normative vigenti in Italia sono:
Allevamento
Direttiva ****/***/CE del Consiglio: stabilisce le norme minime per la protezione dei suini. Direttiva ****/**/CE del Consiglio: relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini. Regolamento CE ***/****: regola i controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e il benessere degli animali. Regolamento delegato UE ****/****: istituisce le norme relative agli stabilimenti che detengono animali terrestri e agli incubatoi, nonché alla tracciabilità di determinati animali. Decreto Legislativo del * luglio **** n°***: prevede l'attuazione della Direttiva ****/***/CE del Consiglio. Decreto Legislativo del ** ottobre **** n°***: prevede l'attuazione della Direttiva ****/**/CE del Consiglio.
Macello
Regolamento (***) ****/**** del Consiglio: relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento. Regolamento (***) */**** del Consiglio: istituisce le linee guida per la protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate.
6 Positionnement des acteurs
6.1 Segmentazione
- Cooperativa Produttori Suini Pro Sus
- Cooperativa Produttori Suini Pro Sus
- Azienda Agricola Filiera Uno s.r.l
- Granterre s.p.a
- Fratelli Beretta s.p.a
- Martini Alimentare s.r.l
- O.P.A.S Società Cooperativa Agricola
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