Contenuto dettagliato dello studio di mercato

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Riepilogo ed estratti

1 Panoramica del mercato

1.1 Definizione e presentazione

Con il termine inglese “Business School” si intendono le scuole post-universitarie con discipline economiche e manageriali. Il termine che viene spesso usato per indicare queste scuole è “School of Management” o “School of Business”.

Diverse sono le materie che solitamente vengono insegante dalle “Business School” e principalmente sono:

·      Economia

·      Contabilità

·      Relazioni internazionali

·      Marketing e comunicazione 

·      Finanza

A livello globale il mercato delle “Business School” è in forte crescita essendoci un numero sempre più alto di studenti. La parte del globo che ora si sta focalizzando di più su questo mercato è il continente asiatico che vede affluire diversi studenti dal tutto il mondo per frequentare queste scuole di prestigio. 

In Italia, ben tre “Business School” rientrano nella classifica annuale del “Financial Times” come migliori a livello Europeo. La prima italiana in graduatoria è Sda Bocconi School of Management che ospita ogni anno 12 mila studenti. Il secondo posto è occupato dal Politecnico Business School di Milano e al terzo posto la Luiss Business School di Roma. Molti altri atenei italiani, sia pubblici che privati, stanno implementando e sviluppando progetti per aprire diverse Business School favorendo così la crescita di questo mercato. 

Negli anni a venire le tendenze comuni delle “Business School” sono molteplici. In primis, si da sempre più importanza all’internazionalizzazione della scuola e ai programmi di scambio con le università estere. Inoltre, a causa della pandemia si stanno sviluppando sistemi di didattica “mista” che prevedono 50% di lezioni in presenza e il restante 50% di lezioni in remoto. Molte “Business School” italiane stanno potenziando il loro sistema di network con le aziende, attraverso seminari online ed eventi di selezione diretta, in modo che i propri studenti trovino lavoro in maniera più semplice e veloce.

1.2 Il mercato globale

A livello internazionale, il mercato delle scuole di business sta diventando sempre più competitivo. Businessbecause ha fatto uno studio nel ****, per identificare le nazioni più ambite dagli studenti che decidono di intraprendere questo tipo di studi. Lo studio si è svolto sotto forma di sondaggio, al quale hanno partecipato *.*** studenti interessati ad intraprendere degli studi in una business school straniera. Il gruppo era composto per il **.*% da uomini e **,*% donne, **,*% sotto i ** anni, **,*% di ** o **, **,*% tra i ** e i **, **,*% tra i ** e ** e *,*% oltre i **. I risultati hanno indicato che le ** nazioni più ambite a livello mondiale erano:

Stati Uniti Regno Unito Canada Francia Germania Paesi Bassi Singapore India Spagna Hong Kong

L'Italia è al dodicesimo posto, con l'*,*% dei candidati che voglioni studiare nel nostro Paese.

Gli Stati uniti dominano la lista, avendo anche un gran numero di università nelle prime posizioni di numerosi ranking mondiali. Questi ranking variano a seconda delle caratteristiche prese in considerazione. La classifica Bloomberg è una delle più accreditate e prende in considerazione le università di tutto il mondo. Lo studio, usa dati e sondaggi su alumni, studenti e datori di lavoro, si basa su diversi indici, in ordine di importanza:

Compensazione Apprendimento Networking Imprenditorialità Diversità

Per l'anno ...

1.3 Il mercato Italiano

Quello dell'istruzione universitaria e post-universitaria è, in Italia, un mercato da *** milioni di Euro [***]. La crescita negli ultimi anni è particolarmente importante, soprattutto dopo il ****, nel triennio ****-****, la variazione percentuale è stata di +**.*%.

Fatturato del settore: istruzione universitaria e post-universitaria (***) Italia, ****-****, milioni di € Istat

Un dato ancora più interessante è il margine operativo lordo, passato da €** milioni nel **** a €*** milioni nel **** (***).

I dati Istat, sebbene siano utili per avere un'idea dell'andamento del mercato, non considerano un numero importante di università. Per calcolare il valore totale di questo mercato è stata quindi fatta una stima basata sui gettiti di tutte le università italiane, pubblicati dal Miur qui.

Sulla base di questi dati, il mercato italiano dei corsi li laurea triennali, magistrali e appartenenti al vecchio ordinamento è stato stimato essere, nel ****, pari a *.*** miliardi di Euro. In totale, i gettiti totali provenienti dalle varie attività universitarie hanno superato i €*,*** miliardi.

In Italia, la maggior parte delle università offre corsi di economia, su ** atenei totali, ** comprendono nella loro offerta dipartimenti che si occupano di questa disciplina. Questi atenei compongono il **% degli introiti totali. Bisogna però considerare che in molti casi, le università italiane sono multidisciplinari, ed economia è solo una delle tante materie insegnate nell'istituto.

Andando ancora più ...

1.4 Gli effetti del Covid-19

Quello dell'istruzione è stato uno dei settori più impattati dalla pandemia, le università hanno dovuto cambiare le proprie modalità di insegnamento per garantire non solo la sicurezza degli studenti e dello staff, ma anche la continuità del servizio in quei periodi in cui le misure anti-covid non permettevano agli studenti di raggiungere gli istituti.

L'aspetto più significativo è stata la transizione all'insegnamento da remoto. Molte università si sono dovute attrezzare per effettuare questo cambiamento in tempi brevissimi. Le conseguenze sono state miste [***].

Criticità:

Molti professori sono stati colti impreparati e non hanno saputo preparare le lezioni online in modo adeguato. Tra le difficoltà maggiori c'è stata l'impossibilità di svolgere laboratori, uscite didattiche e tirocini. Molti studenti hanno lamentato un aumento del carico di lavoro e una maggiore difficoltà nel chiedere chiarimenti ai professori. Con la didattica online, lo sviluppo di relazioni sociali e networking, parte fondamentale dell'esperienza universitaria, è stato limitato.

Punti di forza:

Gli studenti pendolari hanno apprezzato in particolar modo la possibilità di seguire le lezioni da casa. Molti professori sono stati in grado di utilizzare i mezzi digitali in modo efficiente, fornendo dorsi di qualità addirittura superiore al normale. Le lezioni da remoto sono state in molti casi anche un sostegno ...

2 Analisi della domanda

2.1 La domanda in Italia

Le università italiane contano, nell'anno ****/****, ***.*** studenti immatricolati e oltre *.***.*** studenti iscritti. Di questi, gli studenti stranieri sono stati ***.***, il *.*% del totale.

La maggior parte degli iscritti sono donne, che rappresentano il **,*% del totale.

Studenti iscritti alle università per genere e provenienza Italia, ****/****, migliaia MIUR

I corsi più gettonati sono quelli di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico apparteneti al vecchio ordinamento. I restanti, costituiti dai master di primo e secondo livello, corsi di dottorato e corsi di specializzazione hanno costituito, nel ****, solo il **% degli introiti totali delle università.

  Valore mercato corsi universitari per tipologia Italia, ****, milioni di € MIUR  

I corsi nelle materire economiche, costituiscono la categria più gettonata sia per i corsi di primo livello che per quelli magistrali, con il **,*% degli studenti totali nel primo caso e il **,*% nel secondo.

  Concentrazione iscritti a corsi di laurea di primo livello per ambito disciplinare Italia, ****, (***) Almalaurea   Nel caso delle lauree magistrali, la differenza tra corsi in ambito economico ed ingegneristico è meno marcata.   Concentrazione iscritti a corsi di laurea magistrali per ambito disciplinare Italia, ****, (***) Almalaurea  

2.2 I driver principali della domanda

Le caratteristiche che più influenzano il conseguimento di una laurea, sono:

Origine sociale: i genitori dei laureati sono più frequentemente in possesso di un titolo di studio universitario rispetto al complesso della popolazione di pari età. Considerando congiuntamente i livelli di istruzione dei padri e delle madri dei laureati analizzati da AlmaLaurea, si osserva che il **,*% ha almeno un genitore con un titolo di studio universitario (***). Tale quota varia dal **,*% dei laureati di primo livello, al **,*% tra i magistrali biennali e al **,*% tra i magistrali a ciclo unico. 

Percentuale di laureati con almeno un genitore laureato per tipo di corso Italia, ****, (***) Almalaurea

Background formativo: Per quanto riguarda il background formativo dei laureati nel ****, vi è una prevalenza dei diplomi liceali (***), in particolare a scapito dei laureati con diploma tecnico, che sono scesi dal **,*% al **,*%.  Negli ultimi anni però il trend si sta invertendo, con un lieve calo dei liceali e una leggera ripresa dei diplomati tecnici e professionali. Tale tendenza potrebbe essere legata anche alla recente attivazione delle lauree professionalizzanti, rivolte in particolare ai diplomati tecnici e professionali con lo scopo di creare figure professionali da inserire direttamente nel mercato del lavoro.

Laureati in possesso di un diploma liceale per tipo di ...

2.3 La distribuzione geografica della domanda

Nel ****, quasi la metà dei laureati (***) ha conseguito il titolo nella stessa provincia in cui ha acquisito il diploma di scuola secondaria di secondo grado e un altro **,*% si è spostato in una provincia limitrofa: ne consegue dunque che il **,*% dei laureati ha studiato al più nella provincia limitrofa a quella di conseguimento del diploma.

La scelta di studiare “vicino a casa” trova spiegazione nell’ampia diffusione delle sedi universitarie, ma anche nella necessità delle famiglie meno favorite di contenere i costi della formazione.

Le migrazioni per ragioni di studio hanno una direzione molto chiara, quasi sempre dal Mezzogiorno al Centro-Nord: il **,*% dei laureati che ha conseguito il diploma al Mezzogiorno ha scelto un ateneo di una ripartizione geografica diversa, rispetto al **,*% di chi ha conseguito il diploma al Centro e al *,*% di chi ha conseguito il diploma al Nord.

Passando invece alla distribuzione geografica degli atenei, le città dove troviamo università che offrono corsi magistrali in abito economico sono, in ordine alfabetico:

Aosta Bari Benevento Bergamo Brescia Castellanza Bologna Bolzano Cagliari Enna, Sicilia Campobasso Cassino Catania Catanzaro Pescara Ferrara Firenze Foggia Genova L’Aquila Lecce Macerata Messina Milano  Modena Napoli  Novedrate Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pisa Potenza Reggio Calabria ...

2.4 Nuove tendenze della domanda

Le nuove tendenze della domanda per gli studi universitari in ambito economico sono:

Disponibilità di corsi da remoto: come abbiamo visto, la pandemia ha accellerato la transizione verso la didattica online. La maggior parte degli studenti si dice ancora contraria ad uno spostamento totale della didattica in verione digitale, a causa degli effetti negativi che un cambiamento del genere avrebbe sui rapporti iterpersonali tra studenti e sulla capacità di costruirsi un network, utile anche in ambito lavorativo. Il sentimento comune, soprattutto tra i pendolari e tra quegli studenti che faticano a partecipare alle lezioni, è però che queste debbano essere comunque messe a disposizione suille piattaforme telematiche della scuola, in modo da poter essere fruite anche da remoto [***]. Sostenibilità: le generazioni che frequentano l'università sono attente e proccupate per il proprio futuro. In questo scenario è essenziale che gli istituti dimostrino il proprio impegno verso l'ambiente. Molte offrono quindi corsi su questo argomento, sono attente agli sprechi allinterno dei propri edifici e non stentano a pubblicizzare ogni prorpia iniziativa sostenibile. Tre università italiane sono entrate nei primi *** posti della classifica di Times Higher Education,che valuta le prestazioni degli atenei rispetto ai ** obbiettivi di sviluppo sostenibile (***) delle nazioni unite [***].

3 Struttura del mercato

3.1 Struttura del mercato

Per studiare il mercato delle scuole di business in Italia, partiamo da quello più generale dell'istruzione universitaria e post-universitaria.

All'interno di questa categoria troviamo, nel ****, *** imprese, numero che è aumentato del **.*% dal **** al ****.

Numero di aziende nel settore: istruzione universitaria e post-universitaria (***) Italia, ****-****, in numero. Istat

Andando ad analizzare la composizione delle imprese in questo codice ateco, notiamo però che non tutte le università e le scuole di business sono presenti. Per questo, sebbene lo studio dei dati Istat ci dia comunque una buona indicazione sull'andamento del settore, per avere una visione precisa del mercato delle scuole di business bisogna entrare maggiormente nel dettaglio.

In Italia, ci sono *** atenei riconosciuti, questi impegano ***.*** docenti e ricercatori e **.*** lavoratori non docenti. Fra i docenti e i ricercatori, **.*** sono di ruolo.

Il numero di questi ultimi è aumentato negli ultimi * anni di cui sono disponisbili dati, dal **** al ****. L'aumento è stato pari all' *,*%.

  Numero di docenti e ricercatori di ruolo nelle università Italia, ****-****, in numero MIUR  

Passiamo adesso ad un grado di dettaglio ancora maggiore, sulle scuole di economia. Delle *** università presenti sul territorio, ne sono state individuate ** che offrono almeno un corso in ambito economico. Queste facoltà prevedono principalmente corsi di:

Scienze matematiche ...

3.2 La catena del valore

3.3 La distribuzione

Il mercato delle università e business school è tipicalmente un mercato B*C, dove i servizi vengono erogati agli studenti, i consumatori finali. Non è raro però trovare dei casi in cui gli istituti approfittano delle conoscenze e del know-how accumulato per fornire attività rivolte direttamente alle aziende. Questo succede soprattutto tra le università di business, ne sono un esempio gli incubatori di start-up, come quelli della Luiss di Roma o della Bocconi di Milano, e le società di consulenza alle aziende collegate all'università, come la SDA Bocconi, sempre di Milano.

3.4 Le business school più importanti in Italia

Come abbiamo visto, in Italia, esiste un gran numero di università che offrono corsi post-laurea di economia, essendo la facoltà più frequentata nel Paese. In molti casi però economia è solo una delle tante facoltà diverse che compongono l'istituto. Questa sezione si concentrerà invece su quegli atenei che fanno dell'insegnamento di questa materia il loro oggetto principale. 

Le principali Università di economia in Italia sono:

Università Cattolica del Sacro Cuore Università Commerciale Luigi Bocconi Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (***) Università Carlo Cattaneo (***) Università Europea di Roma

La lista è in ordine in base al numero di studenti, e bisogna notare che, anche tra queste università, non tutte offrono esclusivamente corsi di natura economica.

Il numero totale degli iscritti di questi istitui è il seguente:

Numero di iscritti delle principali scuole di business Italia, ****, in numero MIUR

Tutte questee cinque università non sono statali, i prezzi che offrono sono quindi nettamente più alti della media nazionale di *.***€ all'anno [***]. Le rette annuali medie delle università considerate sono riportate di seguito:

  Tassa media paganti Laurea delle maggiori scuole di business Italia, ****, € MIUR

Con riferimento invece alle imprese identificate come business school, indipendenti o che fanno parte delle università analizzate, il panorama italiano ne ...

4 Analisi dell'offerta

4.1 L'offerta

L'offerta delle scuole di business e università italiane, corrispondente all'offerta delle scuole di business estere, si divide in:

Laure Magistrali Master MBA Corsi tematici

Di soguito sono riportate le principali tipologie di questi prodotti con le rispettive caratteristiche:

Come spiegato in precedenza i prodotti che all'estero vengono erogati esclusivamente dalle business school, in Italia fanno spesso parte anche dell'offerta delle Università. I master in particolare sono offerti da entrambe le istituzioni, le Laure Magistrali (***), che all'estero sono patrocinio delle business school, possono essere insegnate dalle sole università, mentre MBA e corsi tematici sono più frequentemente trovati nei listini delle business school, indipendenti o facenti parti dei relativi atenei.

4.2 I prezzi

I prezzi variano, anche di molto, a seconda della business school e del corso scelto.

Di seguito sono riportate alcuni prezzi riguradanti le maggiori business school italiane.

Corso Fascia di prezzo Master in Organizzazione e Personale Bocconi **.*** € Master in Marketing e comunicazione Bocconi **.*** € Master in Economia e Management del turismo Bocconi **.*** € Master in Marketing e comunicazione Bocconi **.*** € Executive MBA SDA Bocconi **.*** € + IVA Master di primo livello in Account & Sales management Cattolica del Sacro Cuore *.*** € Master di secondo livello in Accounting & Audit Cattolica del Sacro Cuore *.*** € Executive MBA Cattolica del Sacro Cuore **.*** € + IVA Laurea magistrale LUISS **.***/**.*** €/anno Amministrazione finanaza e controllo master LUISS **.*** € Art management master LUISS **.*** € Big data & Management master LUISS **.*** € Business transformation master LUISS **.*** € Executive MBA LUISS **.*** € + IVA Laurea magistrale LIUC *.*** €/anno Executive MBA Politecnico School of Management **.*** € Master in Data Marketing and Analytics ALMA Business School (***) **.*** € + IVA Master in Finance and Fintech ALMA Business School (***) **.*** € + IVA MBA in AI e Manufacturing ALMA Business School (***) **.*** € + IVA Executive MBA **Ore Business School **.*** € + IVA

4.3 Nuove tendenze dell'offerta

L'ultimo periodo pandemico ha portato numerose innovazioni nell'ambiente universitario ed delle scuole di business, che è storicamente un ambito legato più alla tradizione che al cambiamento. Oltre a quelle già discusse al punto *.*, più legate alla domanda, alcune innovazioni importanti dal lato dell'offerta sono:

Internazionalizzazione: Molte università di business italiane offrono corsi sia in Italaino che in Inglese. Questo rappresenta a volte una sfida per i professori, soprattutto i più anziani, che devono non solo cambiare la lingua del proprio insegnamento, ma anche adattare il programma che sono abituati ad seguire agli standard europei ed internazionali. L'Italia ha infatti storicamente un metodo di insegnamento basato più sull'apprendimento e la memorizzazione di una numero elevato di concetti, mentre, in Europa ed in America, le università tendono a puntare più all'apprendimento pratico, attraverso lavori di gruppo e progetti sul campo, che danno meno importanza ai singoli esami. In questo modo le università guadagnano però un numero sempre maggiore di studenti stranieri (***) e alla stesso tempo accumulano maggiori punti nei ranking internazionali. Attenzione alla salute mentale: molte università europee offrono già vari corsi supplementari a quelli relativi alla materia studiata, volti ad educare gli studenti a prendersi cura della propria salute mentale e ad affrontare ...

5 Regolamento

5.1 Regolamentazione

Le leggi che rigurdano l'istruzione in Italia partono dalla stessa Costituzione, all'articolo ** troviamo infatti due principi fondamentali: l'obbligo, per lo stato, di fornire un sistema scolastico a tutti i giovani e il diritto, per le persone fisiche e giuridiche, di creare scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato. Le scuole paritarie sono abilitate a rilasciare titoli di studio aventi lo stesso valore legale di quelli delle corrispondenti scuole statali, hanno piena liberta per quanto concerne l'orientamento culturale e l'indirizzo pedagogico-didattico e usufruiscono di un più favorevole trattamento fiscale se non hanno fini di lucro. 

Altre leggi fondamentali per il settore sono:

La legge n. ***/****: regola il la struttura generale delle università in Italiane, con regole sul loro governo e gestione. La legge n. ***/****: disegna le regole per l'accreditamento ed il riconoscimento delle università. Il decreto legislativo n. **/****: stabilisce le regole per la distribuzione dei fondi pubblici alle università. Leggi regionali: Ogni regione italiana ha il potere di regolare alcuni aspetti dell'istruzione superiore, ci sono quindi varie leggi regionali che cambiano a seconda del territorio.

5.2 Sussidi statali e privati

I sussidi statali per l'istruzione universitaria vengono erogati agli studenti sulla base di criteria sia di merito (***). Variano a seconda della regione considerata:

Basilicata: rimborso della tassa regionale versata al momento dell'iscrizione all'università. Emilia Romagna: importi diversificati in base a condizione economica del nucle familiare e condizione dello studente (***) Lazio: borsa di studio per la frequenza ai corsi di laurea, assegnazione di alloggi, contributi per la mobilità internazionale, premi di laurea. Liguria: contributi differenti in base ai corsi di laurea. Molise Piemonte: assegnazione borse di studio tramite conconrso Puglia Sardegna, Cagliari: esonero dal pagamento della tassa regionale e universitaria, premio di laurea. Sardegna, Sassari. Toscana: Borsa di studio che varia in base a condizione economica del nucle familiare e condizione dello studente (***) Umbria Veneto: contributo economico in base a requisiti di reddito e di merito. Abruzzo Teramo Abruzzo Chieti Calabria Campania Lomabrdia Bergamo Lombardia Milano Sicilia

Contributi privati:

Intesa San Paolo prestito con lode: si tratta di unn finanziamento per sostenere gli studenti durante gli studi, può essere usato per pagare master, università o corsi post-diploma. Dopo la fine degli studi, è possibile aspettare * anni prima di iniziare a restituire la somma prestata.

Agevolazioni delle università: come precedentemente accennato, i contributi da ...

6 Posizionamento degli attori

6.1 Segmentazione

Il mercato delle business school in Italia si divide tra università di economia, che, come abbiamo visto, offrono master e  lauree magistrali (***) e scuole di formazione manageriale, che offrono master e corsi tematici.

Università di Economia:

Business schools aventi personalità giuridica prorpia:

  • Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Università commerciale Luigi Bocconi
  • Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (LUISS)
  • Università Carlo Cattaneo (LIUC)
  • Bologna school of Business (Alma Graduate School)
  • POLIMI Graduate School of Management
  • LUISS Business School
  • Fondazione CUOA
  • 24Ore Business School

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