Contenuto dettagliato dello studio di mercato
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Riepilogo ed estratti
1 Panoramica del mercato
1.1 Definizione e presentazione
Le bioplastiche rappresentano un settore in rapida espansione grazie alle loro caratteristiche sostenibili e innovative. Si tratta di materiali plastici derivati in parte o interamente da biomassa (come patata dolce, canna da zucchero, amido di mais) o progettati per essere biodegradabili, ovvero capaci di decomporsi fino al 90% in sei mesi in condizioni ottimali (presenza di microrganismi, ossigeno, umidità e calore). Non tutte le bioplastiche sono biodegradabili e viceversa: alcune sono solo di origine biologica, mentre altre, pur essendo biodegradabili, possono derivare da fonti non rinnovabili. Il mercato delle bioplastiche può essere segmentato per tipologia di prodotto (biodegradabile o non biodegradabile), per applicazione (come imballaggi, beni di consumo, settore tessile) e per area geografica.
A livello globale, il mercato delle bioplastiche è stato valutato a circa 14 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che continuerà a crescere con un tasso annuo composto (CAGR) di oltre il 15% fino al 2030, spinto dalla crescente domanda di soluzioni sostenibili e dalla pressione normativa per ridurre l'uso delle plastiche convenzionali.
Le imprese italiane sono distribuite lungo tutta la catena produttiva, dalle aziende chimiche che producono materiali intermedi e granuli, fino agli operatori di prima e seconda trasformazione. La produzione nazionale di bioplastiche ha superato le 120.000 tonnellate nel 2022, grazie anche all'aumento della domanda di prodotti biodegradabili e compostabili per la raccolta dell’umido, una pratica che ha visto un incremento significativo grazie alla normativa europea e agli incentivi per la raccolta differenziata.
Nel segmento dei prodotti, il packaging rimane il settore di maggiore applicazione, rappresentando circa il 48% del mercato globale delle bioplastiche. L'attenzione alla sostenibilità ambientale ha favorito la domanda di soluzioni compostabili e riciclabili, ideali per il trattamento nella frazione organica dei rifiuti. Anche in Italia, l’uso delle bioplastiche per i sacchetti compostabili è in forte crescita, spinto dalle normative che vietano l’uso di plastiche tradizionali monouso in determinati settori.
Tra i principali produttori italiani di bioplastiche troviamo Novamont, nota per il suo biopolimero Mater-Bi, utilizzato principalmente in prodotti biodegradabili per il packaging e l’agricoltura; Bio-on, specializzata in bioplastiche PHA derivate da scarti agricoli; e Agriplast, che produce film biodegradabili per l’agricoltura.
1.2 Mercato mondiale
La produzione mondiale di bioplastiche è prevista in forte crescita tra il **** e il ****, passando da *.*** a *.*** migliaia di tonnellate, con un incremento del ***,*%. Questo trend riflette un aumento significativo dell’interesse globale verso materiali sostenibili e una probabile risposta alle pressioni ambientali per ridurre l'uso della plastica tradizionale. La crescita più marcata è attesa a partire dal ****, suggerendo un'espansione delle capacità produttive e una maggiore adozione di bioplastiche nei prossimi anni.
Produzione mondiale di bioplastiche Mondo, ****-****, migliaia di tonnellate Fonte: EUBioplastics
Riguardo le tipologie di polimeri utilizzati, nel ****, il **.*% delle materie bioplastiche sono biodegradabili mentre il **.*% sono bioplastiche non biodegradabili.
I polimeri bio-based sono PE, PET, PA, PP, PEF, PTT mentre quelli biodegradabili sono PBAT, PBS, PLA, PHA, Plastiche a base di amido, Plastiche a base di cellulosa. Nel **** la fetta di mercato più ampia, **.*%, è del PBAT, seguito dall plastiche a base di amido, **.*%, e PLA, **.*%.
Polimeri per bioplastiche per utilizzo Mondo, ****, percentuale Fonte: EUBioplastics
1.3 Il mercato Europeo
Il mercato europeo delle bioplastiche è previsto in forte espansione dal **** al ****, passando da *,** milioni di tonnellate a *,** milioni di tonnellate, con una crescita del **,*%. L’incremento annuale indica una progressiva adozione delle bioplastiche in Europa, probabilmente alimentata da politiche ambientali più stringenti e dall’interesse verso materiali sostenibili. La crescita è costante, con un'accelerazione particolarmente evidente tra il **** e il ****, quando il mercato dovrebbe raggiungere quasi il doppio delle dimensioni attuali.
Dimensione mercato europeo delle bioplastiche Europa,****-****,Milioni di tonnellate Mordor Intelligence
1.4 Il Mercato Italiano
Il valore del mercato italiano delle bioplastiche mostra un andamento altalenante tra il **** e il ****. Dopo un calo iniziale da *,** miliardi di euro nel **** a *,** miliardi nel ****, il mercato recupera gradualmente, tornando a * miliardo nel **** e raggiungendo *,* miliardi nel ****. Questo incremento complessivo del **,*% rispetto al punto più basso del **** suggerisce una ripresa e un’espansione del settore, probabilmente dovuta all’aumento della domanda di materiali sostenibili e all’implementazione di politiche ambientali che favoriscono l’adozione delle bioplastiche.
Valore del mercato Italiano delle Bioplastiche Italia,****-****, Miliardi di euro Lapresse.it;Il sole ** Ore
Il grafico mostra il fatturato delle imprese italiane nel settore della "Fabbricazione di articoli in materie plastiche" (***) dal **** al ****, con valori variabili ma un calo drastico nell'ultimo anno. Dopo un incremento significativo, con un picco a **,** milioni di dollari nel ****, il fatturato scende bruscamente a **,** milioni di dollari nel ****, indicando una contrazione del mercato o un potenziale spostamento verso alternative. Abbiamo scelto di utilizzare il codice ATECO **.* per analizzare anche il settore delle bioplastiche, in assenza di una classificazione specifica, poiché include sia i materiali plastici convenzionali che le bioplastiche. Questo approccio permette di avere una visione d'insieme del mercato, inclusi i prodotti innovativi e sostenibili che ...
1.5 Importazione ed Esportazione
L'analisi delle importazioni ed esportazioni di bioplastiche è resa complessa dalla mancanza di codici specifici nel Sistema Armonizzato (***), una delle bioplastiche più diffuse, e HS ****.**, che comprende bioplastiche a base di amido sotto la categoria "Altri prodotti di polimerizzazione in forme primarie". Questi due codici rappresentano la classificazione più accurata per le bioplastiche e sono i migliori da utilizzare per ottenere dati di importazione ed esportazione nel settore, nonostante la difficoltà nel distinguere le bioplastiche dalle plastiche convenzionali all'interno delle statistiche commerciali.
Il grafico mostra l'andamento delle importazioni ed esportazioni italiane di "altri poliesteri in forme primarie" (***) dal **** al ****. Le esportazioni sono generalmente superiori alle importazioni in tutti gli anni, mantenendo un saldo commerciale positivo. Dopo un calo delle esportazioni nel **** e ****, si osserva una ripresa significativa dal ****, con un picco nel **** a ***,** milioni di dollari. Nel ****, tuttavia, le esportazioni scendono leggermente a ***,** milioni. Le importazioni seguono una tendenza simile, ma con variazioni meno marcate, passando da ***,** milioni nel **** a un massimo di ***,* milioni nel ****, per poi scendere a ***,** milioni nel ****.
Il tasso di copertura, che misura il rapporto tra esportazioni e importazioni, è rimasto sopra il valore di *,* per tutto il periodo, indicando un surplus commerciale costante. Questo tasso varia da un ...
1.6 Settori di Applicazione
Le plastiche ottenute da materie prime vegetali rappresentano potenzialmente una soluzione per risolvere problematiche ambientali in quelle applicazioni ove le alternative esistenti non lo consentano. Secondo la definizione europea, la bioplastica è quella plastica che deriva da materieprime vegetali, che ha le caratteristiche di essere biodegradabile e compostabile o che presenta entrambe le proprietà (***). La biodegradabilità delle plastiche e l’origine biobased sono, quindi, due concetti molto differenti: è possibile che materiali al ***% a base vegetale non siano biodegradabili e che materiali provenienti da fonti fossili possano biodegradarsi.
Attualmente i campi di applicazione più importanti per questi polimeri sono la produzione di sacchi per la raccolta della frazione organica dei rifiuti, borse per la spesa e nell’agricoltura.
Settore applicazioni polimeri biodegradabili Italia, ****, % Fonte: EccoClimate
2 Analisi della domanda
2.1 Bisogno di plastica in Europa e in Italia
La plastica è caratterizzata da un’ampia varietà di proprietà che l’hanno resa indispensabile in molteplici applicazioni. L'Europa consuma il **.*% di tutta la produzione di plastica mondiale, dopo Cina, che è il maggior consumatore di plastica, **.*%, e USA, **.*%.
Consumo di plastica per regione Mondo, ****, percentuale Fonte: OECD
L'Europa ha aumentato il consumo di plastica nel corso degli anni è aumentato ed è in costante aumento, tra il **** e il **** il consumo si prospetta aumenti del *.*%.
Uso di plastica in Europa Europa, ****-****, Milioni di metri cubi Fonte: OECD
L’Italia è il secondo Paese consumatore di plastica in Europa: nel **** sono state consumate *,* milioni di tonnellate di polimeri fossili, corrispondenti a quasi *** kg a persona. In Europa, il **% della plastica vergine viene prodotta utilizzando come materie prime petrolio e gas naturale e i combustibili fossili vengono impiegati anche per la generazione del calore necessario durante il processo produttivo. Ciò comporta l’immissione in atmosfera di circa *,* kg di CO* per ogni kg di plastica, considerando la sola fase di produzione. Se si esaminano anche le emissioni di CO* relative all’estrazione e alla raffinazione dei combustibili fossili, per la produzione di * kg di plastica si ha un totale di circa *,* kg di emissioni dirette di ...
2.2 La domanda in termini di produzione
La produzione venduta di articoli in materie plastiche in Italia, secondo il codice ATECO **.*, mostra una crescita significativa dal **** al ****, con alcune fluttuazioni. Dopo un valore iniziale di *,** miliardi di euro nel ****, il settore ha subito un leggero calo nel **** e ****, per poi riprendersi fortemente nel **** con *,** miliardi e raggiungere un picco di *,** miliardi di euro nel ****. Nel ****, la produzione venduta scende a *,** miliardi, pur rimanendo superiore ai livelli pre-pandemia.
Produzione venduta di articoli in materie plastiche ATECO **.* Italia,****-****,Miliardi di euro Istat
La produzione di articoli in materie plastiche in Italia, misurata in quantità (***), ha registrato un andamento altalenante tra il **** e il ****. Partendo da *,** milioni di tonnellate nel ****, la produzione è cresciuta costantemente fino a raggiungere *,** milioni nel ****. Nel **** si osserva il picco massimo del periodo con *,** milioni di tonnellate, probabilmente grazie a un aumento della domanda post-pandemia. Tuttavia, nel ****, la produzione scende a *,** milioni di tonnellate, segnalando una leggera contrazione. Produzione realizzata in quantità di articoli in materie plastiche ATECO **.* Italia,****-****,Milioni di tonnellate Istat
2.3 Interesse online per "Bioplastiche"
L'interesse online per le "bioplastiche" in Italia tra il **** e il **** ha mostrato un andamento altalenante, con alcuni picchi significativi e diversi cali. All'inizio del periodo, l'indice di interesse era attorno a **,*, scendendo poi a **,* a novembre ****. Da qui, l'interesse è salito gradualmente, raggiungendo un primo picco a febbraio **** (***). Tuttavia, ad agosto **** si verifica un calo netto fino a **, seguito da una risalita fino al massimo di **,* a maggio ****. Dopo un altro calo, l'interesse risale a settembre **** con **,*, per poi ridiscendere fino a toccare un minimo di ** a ottobre ****.
Interesse online per "Bioplastiche" Italia,****-****,Google trend index Google Trends
La mappa mostra l'interesse online per le "bioplastiche" nelle diverse regioni italiane tra il **** e il ****, con la Puglia che emerge nettamente come la regione con il livello massimo di interesse, indicato dal valore ***. Diversi gruppi di regioni presentano un interesse moderato: l’Umbria, l’Abruzzo, il Piemonte e la Basilicata si attestano intorno al valore **, seguite da Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Toscana con un livello di interesse pari a **. Lombardia, Sicilia, Veneto, Sardegna, Calabria, Friuli-Venezia Giulia e Marche registrano un valore di **, mentre la Liguria si attesta a **. Trentino-Alto Adige evidenzia un interesse limitato con un valore di **, e la Valle ...
3 Struttura del mercato
3.1 Imprese attive del settore delle Bioplastiche
Il grafico evidenzia un calo significativo nel numero di imprese attive nel settore della fabbricazione di articoli in materie plastiche in Italia, secondo il codice ATECO **.*, tra il **** e il ****. Dopo una flessione graduale dal ****, anno in cui si registravano **** imprese, fino a raggiungere le **** imprese nel ****.
Imprese attive nel settore della Fabbricazione di articoli in materie plastiche ATECO **.* Italia,****-****,Migliaia Istat
Il numero di occupati nel settore della fabbricazione di articoli in materie plastiche in Italia, rappresentato dal codice ATECO **.*, mostra una stabilità dal **** al ****, oscillando tra ***.*** e ***.*** unità. Tuttavia, nel **** si osserva un calo netto, con gli occupati che scendono a ***.***, segnando una riduzione del **,*% rispetto al picco del ****.
Occupati nel settore della Fabbricazione di articoli in materie plastiche ATECO **.* Italia,****-****,Migliaia Istat La tabella mostra l'evoluzione del numero di imprese in Italia, suddivise per forma giuridica, nel settore della fabbricazione di articoli in materie plastiche tra il **** e il ****. La categoria più numerosa è quella delle "Società a responsabilità limitata", che si mantiene relativamente stabile, passando da *.*** imprese nel **** a *.*** nel ****. Gli "Imprenditori individuali, liberi professionisti e lavoratori autonomi" registrano un calo significativo, scendendo da *.*** a *.*** nello stesso periodo. Anche le "Società in nome collettivo" e ...
3.2 La Catena del valore
La catena del valore delle bioplastiche inizia con la produzione delle materie prime rinnovabili, come mais, canna da zucchero, patate o altri biomateriali, che vengono trasformati in monomeri attraverso processi chimici o fermentazione. Questi monomeri sono poi polimerizzati per creare biopolimeri, che costituiscono la base delle bioplastiche. Successivamente, i biopolimeri vengono lavorati da aziende di trasformazione per produrre materiali bioplastici in varie forme, come film, granuli o polimeri composti. Questi materiali sono poi utilizzati per creare prodotti finiti in vari settori, principalmente nell'imballaggio, ma anche nell'industria automobilistica, agricola e dei beni di consumo. Una volta utilizzati, i prodotti in bioplastica, in base alla loro composizione, possono essere biodegradabili o compostabili, e il loro fine vita prevede opzioni come il compostaggio industriale, il riciclaggio o la decomposizione in ambiente naturale. Il coinvolgimento di diverse fasi, dai fornitori di materie prime ai produttori di polimeri, fino agli utilizzatori finali e alle infrastrutture di smaltimento, rende la catena del valore delle bioplastiche complessa e interconnessa, con un focus crescente sulla sostenibilità e sull'economia circolare.
3.3 I principali attori del mercato
Novamont
Leader nel mercato delle bioplastiche italiane e tra i più importanti a livello mondiale, Novamont è nota per la produzione del biopolimero Mater-Bi, una bioplastica biodegradabile e compostabile utilizzata principalmente in applicazioni di packaging, shopper biodegradabili e prodotti per l'agricoltura. La società è all'avanguardia nello sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale e promuove attivamente l’economia circolare.
Bio-on
Azienda specializzata nella produzione di bioplastiche PHA (***) derivati da scarti agricoli, come melassa e canna da zucchero. I biopolimeri di Bio-on sono completamente biodegradabili in ambiente naturale, rendendoli ideali per applicazioni sostenibili. L'azienda si distingue per il suo impegno nella produzione di bioplastiche ad alto valore aggiunto, destinate all'industria cosmetica, automobilistica e del packaging.
Gruppo Maip
Questo gruppo italiano è impegnato nello sviluppo e nella produzione di materiali polimerici sostenibili e bioplastiche. Tra i prodotti del gruppo, troviamo i biopolimeri ecosostenibili denominati IamNature, che sono biodegradabili e compostabili, utilizzati principalmente nel settore del packaging e dell’automotive.
Industrie Chimiche Forestali (***)
Specializzata nella produzione di bioplastiche e adesivi sostenibili, ICF ha sviluppato diverse linee di prodotti con applicazioni nei settori della calzatura, pelletteria, automotive e packaging. L’azienda è fortemente orientata alla ricerca di soluzioni innovative e sostenibili per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti ...
4 Analisi dell'offerta
4.1 Tre tipologie di bioplastica
I materiali bioplastici non sono tutti uguali; in base alla loro provenienza e al risultato finale, vengono suddivise in * categorie:
Fonte: Habitante
In seguito si può vedere visivamente come vengono divisi i materiali.
Fonte: UniPD
4.2 Prezzi
Il grafico mostra una leggera diminuzione dei prezzi di produzione dell’industria per la fabbricazione di articoli in materie plastiche (***) in Italia, passando da *** a settembre **** a *** a ottobre ****. Da questo punto, il valore si stabilizza e rimane costante a *** fino a settembre ****, indicando una fase di stagnazione dei prezzi senza variazioni per quasi un anno.
Prezzi mensili alla produzione dell'industria per la Fabbricazione di articoli in materie plastiche ATECO **.* Italia,****-****,centinaia Istat
4.3 Start up
Esistono e stanno crescendo le startup che creano bioplastiche da scarti organici per poter aumentare l'economia circolare e per diminuire l'impatto ambientale.
Agromateriae: Proveniente dall’Emilia Romagna, affiliata all’università di Modena e Reggio Emilia, l’azienda produce nuovi materiali plastici dagli scarti agroindustriali, che trasforma in materie prime green al servizio dell’industria. Si migliora la gestione dei rifiuti delle aziende agricole, soddisfacendo, al contempo, la fame di nuovi materiali green del mondo della plastica. Il primo prodotto di lancio è il Wine Plastics filler, una polvere tecnologica ottenuta dagli scarti del vino che può essere miscelata fino al **% a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti. Secondo l'azienda, il Wpl aumenta le proprietà meccaniche del materiale, abbassa i costi di produzione fino al **% e rende il materiale altamente eco-friendly. Splastica: Un’alternativa sostenibile, biodegradabile e compostabile, rispetto al derivato del petrolio, ricavata a partire da rifiuti alimentari. In questo caso a partire dal latte. Producono granuli per la realizzazione di film per il packaging, oppure granuli diversi, a seconda del tipo di oggetto che si vuole realizzare. Inoltre, si differenziano anche per la materia prima: utilizzano dei rifiuti alimentari, dunque, non prevedono lo sfruttamento di terreni. Packtin: è un progetto di economia ...
4.4 Il fenomeno del Dumping
Il fenomeno del dumping nel settore delle bioplastiche in Italia ha avuto un impatto significativo sul mercato nazionale. Nel ****, il fatturato della filiera delle bioplastiche compostabili è sceso a *** milioni di euro, registrando una diminuzione del **,*% rispetto al ****, quando il fatturato aveva raggiunto *,** miliardi di euro . Questo calo è attribuito, in parte, all'importazione di prodotti a basso costo e di qualità discutibile, spesso provenienti dall'Estremo Oriente, che hanno esercitato una pressione competitiva sleale sui produttori italiani.Secondo Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, dietro queste importazioni si cela un probabile sostegno dei governi locali, rendendo il dumping non più sostenibile e danneggiando la sostenibilità economica delle produzioni nazionali .Questa concorrenza sleale ha contribuito a una significativa riduzione del fatturato del settore, che nel **** è sceso a *** milioni di euro, registrando una diminuzione del **,*% rispetto al ****. Oltre al dumping, il settore è stato penalizzato dalla diffusione di prodotti illegali e dalla presenza di materiali non compostabili nella raccolta dell'umido, che compromettono la qualità del compost prodotto e ostacolano il riciclo delle bioplastiche compostabili. Per contrastare questi fenomeni, è fondamentale che le autorità competenti intervengano con misure efficaci, come l'introduzione di controlli più rigorosi sulle importazioni e l'applicazione di sanzioni per le pratiche di dumping. Inoltre, è necessario promuovere campagne ...
5 Regolamento
5.1 Norme
EN *****:**** Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi.
È una norma armonizzata del Comitato europeo di normazione relativa alle caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile o compostabile. Un materiale per definirsi “compostabile” deve possedere le seguenti caratteristiche:degradarsi almeno del **% in * mesi;avere uno spessore inferiore ad un valore massimo che permette la disintegrazione in un ciclo di compostaggio;il materiale non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio; bassa concentrazione dei metalli pesanti e di altri potenziali contaminanti.
EN *****:**** Plastiche. Pellicole pacciamanti biodegradabili per uso in agricoltura e orticoltura. Requisiti e metodi di prova.
Specifica i requisiti per i film biodegradabili, fabbricati con materiali termoplastici, da utilizzare per le applicazioni di pacciamatura in agricoltura e orticoltura. La norma definisce:
i metodi per valutare la biodegradabilità in suolo e per escludere effetti di ecotossicità nell’ambiente, oltre che per definire le proprietà meccaniche e ottiche dei teli affinché possano garantire adeguate performance in campo, le indicazioni per l’identificazione e la marcatura dei film, in modo che i teli biodegradabili possano essere riconosciuti dagli operatori; le buone pratiche per l’utilizzo dei ...
5.2 Sviluppi favorevoli alle bioplastiche
Plastic Tax
La plastic tax europea è un’aliquota uniforme sui rifiuti d’imballaggio di plastica non riciclati prodotti in ciascuno Stato Membro, in vigore dal *° gennaio **** e pari a *,* €/kg**. Il costo per l’Italia, al netto della riduzione forfettaria, si dovrebbe aggirare intorno ai *** milioni di €/anno. Questi contributi sono destinati al budget europeo, che viene a sua volta utilizzato per finanziare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (***).
La plastic tax italiana era stata introdotta con la legge di Bilancio **** e sarebbe dovuta entrare in vigore nell’estate del ****, ma è stata poi rimandata a gennaio ****, a luglio ****, a gennaio **** e ancora a gennaio ****. La plastic tax italiana si applica al consumo dei Manufatti Con Singolo Impiego (***), cioè ai manufatti realizzati con l’impego, anche parziale, di materiale plastico fossile, aventi funzione di contenimento, protezione, manipolazione e consegna di merci. Prodotti, dunque, che non sono concepiti per essere riutilizzati più volte durante la loro vita utile. Sono esempi di MACSI le bottiglie e i tappi di plastica, le confezioni per gli alimenti, i contenitori in Tetrapak, i flaconi per i detersivi, il polistirolo e il pluriball utilizzati per proteggere le merci, i film di plastica usati per avvolgere ...
6 Posizionamento degli attori
6.1 Segmentazione
- Kanèsis
- Agromateriae
- Betalife
- Cereplast
- Novamont
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